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Corsi di formazione, master e progetti di ricerca: per i beni culturali del Lazio nasce un Centro di eccellenza

Nuovo passo avanti per la creazione del Distretto tecnologico per i beni culturali

Valorizzare il patrimonio culturale del Lazio attraverso l'impiego delle tecnologie. Con questo scopo è nato il Centro d'eccellenza - Distretto tecnologico per i beni culturali, che lavorerà in collaborazione di otto tra i principali organismi di ricerca del territorio. La novità è stata presentata stamattina all'Università La Sapienza di Roma, dal governatore Nicola Zingaretti e dal vicepresidente del Lazio Massimiliano Smeriglio insieme ai rettori della Sapienza Eugenio Gaudio, di Tor Vergata Giuseppe Novelli, di Roma Tre Luca Pietromarchi, di Cassino Giovanni Betta, della Tuscia Alessandro Ruggieri, e con il presidente dell'Infn Fernando Ferroni, il delegato del Cnr Gilberto Corbellini e la delegata dell'Enea Roberta Fantoni, al Dtc Lazio collaboreranno anche Cna, Federlazio, Lega Coop, Unindustria.

Il primo obiettivo del percorso per la formazione del Distretto tecnologico per i beni culturali, oggetto della presentazione di questa mattina, è proprio il Centro di Eccellenza, che prevede un intervento di 6 milioni di euro, con il coinvolgimento di 800 ricercatori e 400 assegnisti. Nei primi 18 mesi sono previsti 18 corsi di Alta Formazione, 10 Master di primo e secondo livello e 3 grandi progetti di ricerca.

Obiettivo del Distretto è mettere in campo azioni concrete per finalizzare in prodotti e servizi il sapere e le tecnologie per il restauro e la conservazione dei beni culturali e per sviluppare tecnologie, processi, prodotti e servizi per la fruizione avanzata del patrimonio artistico, architettonico, archeologico e culturale regionale. Per questo il Distretto, coordinato da Maria Sabrina Sarto, ha stabilito una serie di azioni volte al raggiungimento di questi obiettivi, con un investimento complessivo di 41,7 milioni di euro (di cui 20,7 a carico della Regione Lazio e 21 a carico del Miur).

Le prossime tappe sono state illustrate dal vicepresidente e assessore alla Ricerca della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio: "Sono già operativi 23 milioni di euro, 3,2 milioni per la prima fase e 20 milioni per la seconda, destinati alla diffusione di tecnologie innovative per la valorizzazione, conservazione, recupero e fruizione del patrimonio culturale. Le graduatorie per il finanziamento dei progetti esecutivi" ha spiegato Smeriglio "saranno pubblicate entro gennaio 2019". Tra l'autunno e il 2019 verrà invece pubblicato il nuoco bando per destinare 6 milioni di euro ad un Open innovation Center "di caratura internazionale", un hub della ricerca e dello sviluppo dedicato alle tecnologie per lo spettacolo dal vivo (musica, teatro, danza). 

Sempre entro il 2019, verrà pubblicato un bando da 3 milioni di euro dedicato al "sostegno alle Pmi innovative, alle start-up d'avanguardia già costituite o ancora da costituire, e agli spin-off di ricerca che realizzino attività ad alto contenuto tecnologico nel settore dei beni culturali. Infine questa mattina è stato annunciato il 'Festival Element 5' "una settimana di creatività, arte digitale e visioni del futuro" nei luoghi della cultura del Lazio. "L'impegno della Regione" ha concluso Smeriglio "è di spendere entro il 2019 tutti i 41,7 milioni di euro investiti per il distretto tecnologico".

"È un pilastro del nuovo modello di sviluppo che vogliamo e stiamo costruendo e sul quale investiamo solo in questo biennio oltre 41 milioni di euro" il commento del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il tutto, ha aggiunto, "al servizio di una nuova generazione della ricerca, della scienza e dell'università per lanciare un grande messaggio di speranza: c'è un futuro diverso che si può costruire e che punta a creare ricchezza e giustizia in questo Paese, sconfiggendo le paure nei confronti del futuro. Noi ce la stiamo mettendo tutta e crediamo cosi' di assolvere a un ruolo importante per l'intero Paese". 

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