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Politica Prati / Via Sabotino, 4

Senza tetto, a Prati inaugurato un nuovo centro di accoglienza da 12 posti

Ristrutturati grazie a un intervento dell'Acer verranno gestiti da personale e volontari della Croce Rossa di Roma

Dodici nuovi posti letto per senza tetto sono stati inaugurati questa mattina in via Sabotino 4, a Prati. I locali dove è sorto il nuovo centro di accoglienza per il Piano freddo del I municipio, di proprietà del Comune di Roma ma di competenza municipale, sono stati completamente ristrutturati grazie a un intervento dell'Acer, l'associazione dei costruttori romani, e verranno gestiti da personale e volontari della Croce Rossa di Roma.

Il taglio del nastro della struttura è arrivato alla presenza dell'assessore alle Politiche sociali del I Municipio, Emiliano Monteverde, di quello comunale Veronica Mammì, del presidente della Croce Rossa di Roma, Debora Diodati, e di quello dell'Acer, Nicolò Rebecchini.

Si tratta del secondo centro del Municipio dopo quello da 25 posti letto di via Guiccardini gestito da Binario 95, Coop AutonomaMente e Acli di Roma. Oltre al ricovero nel nuovo centro accoglienza, come anche in quello di via Guicciardini, il Municipio e le associazioni coinvolte cercheranno di garantire alle persone accolte percorsi di inclusione che prevedono colloqui con gli assistenti sociali, la verifica di eventuali diritti inespressi e l'inserimento in percorsi di formazione, per chi lo desidera.

"Siamo arrivati ad aprire questo nuovo centro" ha spiegato Monteverde "grazie ad un'ampia alleanza tra istituzioni, terzo settore e imprenditori. Credo sia la strada giusta per aiutare le persone senza fissa dimora. Ricordo che i nostri centri hanno un doppio livello di intervento: accoglienza con cena e colazione. Poi presa in carico delle persone per costruire percorsi che permettano alle persone di uscire dalla strada".

“Siamo orgogliosi di aver contribuito con le nostre risorse al Piano freddo" ha commentato Rebecchini, il presidente di Acer. "Da subito, ci siamo messi al lavoro per rendere più accoglienti gli spazi della struttura e, in tempi rapidissimi, abbiamo eseguito tutti i lavori di manutenzione ordinaria necessari. Questo è un altro di quegli esempi virtuosi di collaborazione tra pubblico e privato che portano a risultati positivi per tutta la collettività. Perché non possiamo restare indifferenti, davanti alla sofferenza di chi vive per strada”.

"Un ottimo risultato" ha confermato anche Diodati "arrivato grazie ad un grave lavoro di squadra. Questo è un posto nuovo, pulito, accogliente e caldo, non è scontato poter accogliere le persone per strada in un luogo così".

Mammì, infine, si è detta "stupita per quello che è stato possibile mettere in piedi in cosi' poco tempo: un esempio importante di un Municipio che accoglie. Come amministrazione- ha concluso- stiamo cercando di lavorare su due livelli: da un lato l'emergenza, per questo abbiamo incrementato il piano freddo con 500 posti. Dall'altro superando la logica dell'assistenzialimo e portando queste persone a una nuova autonomia".

"Oltre a un ricovero dignitoso e pasti caldi, attraverso proposte innovative e servizi di secondo livello tarati sui bisogni individuali, cerchiamo di garantire alle persone accolte percorsi di cura e inclusione che prevedono colloqui con gli assistenti sociali del municipio, la verifica di eventuali diritti inespressi, l’inserimento in percorsi di formazione per chi lo desidera", le parole della presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi. "Una modalità che ha già prodotto riscontri positivi, con persone che hanno scoperto di avere diritto alla pensione, oppure che hanno trovato un’occupazione”.

In tema di assistenza alle persone più in difficoltà il I Municipio ha ricordato infine come si sta muovendo su diversi fronti. Parallelamente ai centri di accoglienza, grazie a un budget messo a disposizione dal Municipio e a un bando pubblico, sono stati attivati, in collaborazione con la Comunità di S.Egidio e Focus - Casa dei Diritti Sociali, 19 progetti di assistenza personalizzata rivolti soprattutto a coppie, "che di norma- ha ricordato Monteverde- restano escluse dagli interventi del Piano Freddo comunale che prevedono la separazione per sesso al momento dell'invio nei centri di accoglienza e per questo vengono rifiutati dagli interessati. Queste persone saranno accolte in bungalow presso i campeggi e anche per loro sono previsti servizi di secondo livello e presa in carico da parte dei Servizi Sociali".

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