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Centrale Unica delle Forze dell'ordine: la proposta di Gabrielli piace ai vigili

Il coordinatore Romano dell'UGL Polizia Locale Marco Milani: "Il Prefetto ha centrato il problema. Per il nostro lavoro noi non abbiamo neanche accesso alla banca dati dello Sdi"

Una centrale unica all'interno della quale far confluire tutte le informazioni di tutte le forze dell'ordine. Questa la proposta avanzata dal Prefetto di Roma Franco Gabrielli. "Un meccanismo virtuoso che possa far confluire tutte le informazioni in un unico punto. Passando dalle periferie fino al centro", spiega l'ex capo della Protezione Civile. Un progetto che molto probabilmente avrebbe evitato il baillame di polemiche relativo al funerale show di Vittorio Casamonica. 

Una proposta, quella di Gabrielli, che trova d'accordo la Polizia Locale. Marco Milani dell'Ugl: "Il Prefetto ha centrato il problema. Sono anni che denunciamo la difficoltà di espletare le nostre funzioni di Polizia, sia essa giudiziaria, stradale od amministrativa, senza gli strumenti idonei a tali mansioni". 

Il coordinatore romano dell'UGL Polizia Locale fa esempi concreti: "Per esempio ci è precluso l'accesso alla banca dati del sistema SDI. I vigili oggi, non sono in grado di sapere se coloro sui quali sono in corso indagini o se il fermato che caricano in macchina per normali operazioni di servizio, sia un normale cittadino, un ricercato od una persona pericolosa". 

Milani si mostra d'accordo con il prefetto sul fatto che "l'istituzione di una centrale unica oltre ad evitare scandali ormai di dimensioni internazionali come il recente caso del funerale dell esponente del clan Casamonica, ottimizzerebbe le attività dell'intero sistema sicurezza sul territorio". 

L'Ugl, in merito al funerale delle polemiche "reitera l'invito al Comando Generale di accertare chi e perché abbia dato l'ordine di scortare il convoglio magari vagliando le relazioni dei funzionari presenti sul posto". E per chiudere un ulteriore invito: "Cerchiamo di porre un freno a interviste anonime di personale di Pplizia Locale che avrebbe "partecipato per caso" o peggio si sarebbe quasi trovato costretto "intimidito" da presunte minacce del clan. Queste illazioni anonime non fanno altro che gettare discredito su un intera categoria". 

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