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Politica Castro Pretorio

Viale del Policlinico, censimento nel palazzo occupato: 117 persone senza alternative

Al lavoro anche la Commissione stabili pericolanti

Per settimane è stato considerato il cavallo di Troia con cui aprire la strada allo sgombero. Ma dopo un lungo lavoro di mediazione da parte del Municipio II, questa mattina, la Commissione stabili pericolanti del Dipartimento Urbanistica del Comune, i vigili urbani e la Sala operativa sociale sono entrati nel palazzo occupato di viale del Policlinico 137 per effettuare un sopralluogo sullo stato dell'immobile e per redigere il censimento dei suoi residenti. Un'operazione delicata, con gli abitanti preoccupati per un futuro che ad oggi non riescono nemmeno a ipotizzare.

La valutazione sull'immobile è stata effettuata dalla Commissione stabili pericolanti del Comune di Roma, accompagnati dalla presidente del II Municipio, Francesca Del Bello. Il verbale dovrebbe arrivare entro l'inizio della prossima settimana. Il censimento è invece stato redatto dai vigili urbani del gruppo Spe e del Nae e dalla Sala operativa sociale del Comune. Presenti anche i servizi sociali del II Municipio, e le assessore municipali alle Politiche Sociali e alle Politiche per l'Integrazione, Cecilia D'Elia e Lucrezia Colmayer. 44 famiglie, 117 persone, 25 bambini, oltre dieci provenienze diverse. Questa la fotografia emersa. 

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Con l'operazione di questa mattina è stato superato uno dei nodi più difficili da sciogliere per l'amministrazione guidata da Virginia Raggi, che più volte, in relazione agli sgomberi senza alternative di via Quintavalle e di via Curtatone, aveva lamentato il difficile dialogo in merito con i senza casa. La mancata volontà di farsi censire era legata alle alternative messe in campo: posti letto nei centri di accoglienza per donne, bambini, disabili e anziani con la divisione dei nuclei familiari e la perdita di qualsiasi autonomia abitativa.

Ora il censimento è stato effettuato ma il piano dell'amministrazione pentastellata ancora non è chiaro. In campo c'è solo un bando per il reperimento di 100 posti in 'moduli abitativi' o 'prefabbricati', che ha sollevato un'ondata di polemiche anche da parte dei sindacati degli inquilini. Sul tavolo che si è riunito in Questura la scorsa settimana, proprio per affrontare la possibilità di uno sgombero per il palazzo di viale del Policlinico e di quello di via Carlo Felice, ha pesato anche la circolare del Viminale, voluta dal ministro dell'Interno Marco Minniti, che chiede un coordinamento istituzionale per evitare sgomberi senza alternative. Sullo stabile di viale del Policlinico 137, inoltre, pende una sentenza del Tar che, accogliendo il ricorso avanzato dalla società proprietaria, intima all'amministrazione capitolina di procedere con lo sgombero entro il 21 novembre. 

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"Il sopralluogo si è svolto in maniera ordinata e in un clima sereno" il racconto della minisindaca Del Bello. "Il posto è apparso dignitoso e decoroso e anche la gestione interna della vita comune è sembrata armonica a tutti i presenti. Il verbale ora dovrà determinare l'eventuale pericolosità dell'immobile in termini statici. Aspettiamo con tranquillità perché non è stato riscontrato alcun elemento che possa suscitare allarme" ha aggiunto spiegando che domani i rappresentanti municipali verranno ricevuti dalla prefetta della Capitale, Paola Basilone.

VIDEO | "Non sappiamo quale sarà il nostro futuro"

Del Bello scriverà alla sindaca Virginia Raggi, e alle assessore alle Politiche Sociali e Politiche Abitative, Laura Baldassarre e Rosalba Castiglione, "per chiedere un impegno serio in merito alle soluzioni alternative. Va ricordato che tutti i bambini frequentano le scuole di questo municipio e che in generale l'integrazione degli occupanti nel territorio è percepibile. Ci rendiamo quindi disponibili a individuare soluzioni che siano compatibili con le abitudini di vita di questi residenti e che salvaguardino questa integrazione". 

Ad operazione finita, nell'occupazione è palpabile l'agitazione. Nell'aria la sensazione che, dopo dieci anni in cui ex uffici sono diventati una casa, l'unica possibile, un terremoto stia per cambiare tutto. Solo le voci dei più piccoli, rimasti a casa da scuola per poter essere presenti al censimento, riempiono le scale e il cortile di risate e giochi. "La commissione ha potuto appurare che la situazione strutturale non fa propendere per l'evacuazione dello stabile" il commento di Gianluca Staderini, del movimento per il diritto all'abitare. "Ora anche i membri della commissione sanno che in questi spazi si vive in maniera dignitosa. Attendiamo il verbale per capire se l'intento a monte è quello di aprire le porte ad un intervento di sgombero oppure verificare l'effettivo stato di questo spazio". 

Dentro l'occupazione di via del Policlinico

"Il sopralluogo di questa mattina ha rappresentato un momento molto teso perché ne va del nostro futuro, potrebbe essere positivo o senza alternative. Non sappiamo cosa aspettarci" racconta Sofia, provando a esprime 'a caldo' il sentimento che attraversa da ormai alcune settimane la comunità meticcia di viale del Policlinico 137. "Siamo persone normali, vogliamo semplicemente accesso ai nostri diritti. Siamo parte della società in cui viviamo e lavoriamo e a cui diamo il nostro contributo. Il problema non è chi lotta per i propri diritti, ma che questi non vengono garantiti". 

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L'operazione di questa mattina è stata commentata anche dall'Ugl della Polizia Locale. "Assistiamo sempre più spesso ad un impiego delle già carenti risorse dei caschi bianchi romani, difforme dai compiti d'istituto" le parole di Marco Milani, coordinatore romano dell'organizzazione sindacale. "Circa 20 agenti questa mattina, sono stati distolti dal servizio alle esigenze della Capitale, per coadiuvare le operazioni di censimento degli occupanti di un immobile, che oltretutto sembrerebbe appartenere a privati. L' organico del Corpo di Polizia Locale, paurosamente sceso ai livelli dei primi anni 70, non puó certo permettersi di vedere i propri uomini, distolti dai compiti d'istituto, senza che altri importanti settori della sicurezza cittadina ne abbiano a risentirne. Invitiamo l'amministrazione di Roma Capitale non solo di calendarizzare in fretta l'assunzione di tutti i 1200 idonei del concorso appena concluso ma anche di evitare estemporanei impieghi che distolgano le risorse dai compiti d'istituto, trasformandoli di fatto in "commies" della politica". 

Intanto, per domani, nell'occupazione è attesa la visita di Matteo Orfini. 

Aggiornamento - Secondo quanto si apprende, la relazione della Commissione stabili pericolanti è stata comunicata alle istituzioni competenti giovedì sera. Lo stabile non è pericolante, nel documento sono stati solo prescritti dei lavori di manutenzione da effettuare. 
 

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