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Emergenza rifiuti: cassonetti vuoti e sacchetti fuori, ecco perché 

Prima i camion automatizzati svuotano i secchioni, poi gli operatori di zona passano a raccogliere l'immondizia lasciata in strada. Funziona in condizioni normali, ma in emergenza il sistema va in tilt

Svuotati sì, ma circondati comunque da cumuli perenni di sacchetti. Sono i camion dell'Ama (a lavoro in queste ore per tamponare l'emergenza) che si limitano a ripulire i secchioni ignorando l'immondizia accatastata in strada? O è forse la pessima opera di qualche incivile? 

La domanda accompagna le immagini che in queste ore rimbalzano sui social network: cassonetti pian piano ripuliti ma con rifiuti che restano fuori. Le difficoltà di lavoro negli impianti di trattamento e i camion in coda carichi di "monnezza" che non possono scaricare hanno rallentato i giri di raccolta. E' storia nota. Ma per quale ragione anche quando i mezzi passano non raccolgano i sacchetti? 

Fino a qualche anno fa, i camion Ama facevano i loro giri con a bordo l'autista e due operatori, in piedi dietro al mezzo. Si svuotavano i secchioni e si toglievano anche i sacchetti appoggiati. Oggi non è più così. Le due operazioni avvengono ad opera di squadre diverse e in due fasi distinte. Sono gli stessi lavoratori che animano il LILA, il "Laboratorio Idee Lavoratori Ama", a fare chiarezza. 

"Molti cittadini lamentano quest'aspetto e ci mandano segnalazioni. La nostra spiegazione è semplice. La raccolta avviene con camion automatizzati, con il solo autista al lavoro. Il mezzo arriva al cassonetto, lo svuota, e poi riparte". Se i passaggi avvengono a cadenza quotidiana come avviene in condizioni normali, i sacchetti non si accumulano fuori. Ma "con passaggi ogni 36, 48 ore invece" raccontano i lavoratori "succede che si accumulano sacchetti fuori dai secchioni. Il camion quelli non può raccoglierli". 

Dovrebbero provvedere le squadre degli operatori di zona, "solo che un operatore di zona normalmente riesce a passare solo su una parte delle strade e quindi per ripulire completamente tutto ci vogliono giorni". Un circolo vizioso che si fa sempre più critico con l'avanzare dell'emergenza. E nell'effetto a cascata è finita anche la raccolta porta a porta. I camion con gli operatori che prelevano i sacchetti direttamente nei cortili dei condomini sono stati spostati in parte a supplire alla carenza di mezzi in strada. Il risultato? Immondizia fuori casa, e dentro. 

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