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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lavoro, è impennata di casse integrazione. L’allarme dei sindacati: “Ora si rischia tsunami licenziamenti”

Nel Lazio cassa integrazione aumentata del 1581% rispetto all’anno scorso. La Cisl: “Famiglie in crisi, proroga blocco licenziamenti per tutto il 2021”

“Non conosce crisi la crisi del lavoro e tutti gli indicatori sono in allarme rosso da mesi”. E’ un quadro disastroso quello dipinto dalla Cisl sullo stato dell’occupazione nel Lazio: casse integrazione aumentate vertiginosamente, una ripresa che sembra lontana e il blocco dei licenziamenti in scadenza il 31 marzo. Il tutto a poche settimane dal fatidico giro di boa, un anno dall’inizio della pandemia

Nel Lazio cassa integrazione aumentata del 1581%

Nel 2020 le ore di cassa integrazione nel Lazio, rispetto al 2019, hanno subito un incremento esponenziale: secondo una rielaborazione dell’Ufficio Studi della Cisl dei dati INPS diffusi ieri, mentre nel 2019 (periodo 1 aprile - 31 dicembre) le ore totali autorizzate, a operai e impiegati, di CIGO, CIGS, CIGD (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, Straordinaria e in Deroga ndr.) sono state 12.099.556, nel 2020, stesso periodo, sono arrivate a quota 203.491.778. “Che significa un balzo percentuale del 1.581,8 per cento”. Un balzo in avanti che corrisponde anche per le ore autorizzate per i Fondi FIS: 4.545.692 nel 2019 che balzano a 173.451.129 nel 2020 (periodo aprile-dicembre).

Coronavirus, la pandemia mette tutti in cassa integrazione: per i lavoratori redditi ridotti di oltre 5mila euro 

“Di fatto sono esplose, il che sta a significare, numero più numero meno, che abbiamo centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione nel Lazio. Una situazione a dir poco drammatica se calcoliamo che tutto ciò è solo un preludio di quello tsunami di licenziamenti che potrebbe avvenire qualora il prossimo 31 marzo non venisse prorogato il blocco dei licenziamenti” - ha commentato Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, con il sindacato a chiedere la proroga a tutto il 2021. 

Famiglie in crisi

Casse integrazione che mordono sull’economia delle famiglie e sul potere d’acquisto: “Una caduta verticale dei redditi di diverse migliaia di euro che ha decretato, nella migliore delle ipotesi, qualche acquisto in meno; nella peggiore, la rinuncia di 3 milioni di italiani a curarsi, come rileva un sondaggio di Facile.it”.

L’agenda dei sindacati

“Di fronte a questi numeri, a queste realtà, nessuno può tollerare ritardi e inadempienze. Bisogna correre. La nostra Agenda 2021 - conclude Coppotelli - ha priorità chiare: lavoro, salute, istruzione e formazione, politiche sociali, investimenti e innovazione, green economy, giovani. Dovremo dare attenzione, più attenzione alle categorie fragili come giovani, donne, anziani, persone con disabilità, adulti disoccupati e percettori di ammortizzatori sociali. Perché, come abbiamo detto all’inizio, siamo solo a metà del guado. Tutti. Nessuno escluso”.

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