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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, nel Lazio è boom di domande per la cassa integrazione: i fondi non bastano

L'assessore Di Berardino scrive al Governo centrale: "Chiediamo l'accelerazione del secondo decreto di riparto per l'assegnazione della seconda tranche di risorse"

La cassa integrazione per i lavoratori delle imprese messe in ginocchio dal coronavirus non basta per tutti. Nel Lazio le domande sfiorano le 40mila, destinate con certezza a salire e i fondi, quella stanziati dal Governo centrale con il decreto Cura Italia non sono sufficienti a coprirle tutte. 

Tutte le misure economiche regionali

"In dodici giorni abbiamo caricato sul nostro sistema informatico 30.972 mila domande di accesso alla cassa integrazione in deroga, per un totale di 76.750 lavoratori coinvolti e un impegno economico stimato pari a 142,5 mln di euro. La cifra è vicina alla soglia dei 144.450.440 euro, cioè quella che il ministero del Lavoro ha assegnato, come prima tranche, al Lazio. Il fabbisogno nel nostro territorio è ancora lontano dall'essere soddisfatto". Ad ammetterlo è Claudio Di Berardino, assessore a Lavoro e Formazione della Regione Lazio.

La lettera al ministro Catalfo

"Stiamo scrivendo in queste ore, come regioni, una lettera al ministro del Lavoro Catalfo per per promuovere l'accelerazione del secondo decreto di riparto per l'assegnazione della seconda tranche di risorse". Che dovrebbe far salire il fondo stanziato da 145 milioni a 380. "Parallelamente abbiamo deciso di continuare a tenere operativa la casella di posta elettronica areavertenze@regione.lazio.legalmail.it per continuare a raccogliere ufficialmente e in ordine cronologico le richieste di cassa integrazione in deroga da parte di datori di lavoro e professionisti"

L'assessore aggiunge: "Continueremo dunque a lavorare le pratiche, in modo tale che, appena il ministero del Lavoro emetterà il prossimo decreto di riparto con nuove risorse, saremo già pronti a inviare la documentazione all'Inps". Poi fornisce una rapida analisi dei dati disponibili. "Abbiamo una netta prevalenza di aziende di piccole dimensioni: circa il 94% ha fino a 5 dipendenti. La provincia più coinvolta è quella romana, con il 75,8%. Seguono Latina 9,6%, Frosinone 6,7%, Viterbo 5,4% e Rieti 2.3%. Da sottolineare, infine, che continua senza sosta e anche nella giornata di oggi il lavoro della nostra task force, ulteriormente potenziata con altre 100 persone. Ne fanno parte, e li ringrazio per il grande impegno, i dipendenti dell'assessorato e direzione al Lavoro e Formazione e di LazioCrea, a cui si aggiungeranno altre risorse regionali provenienti da altre direzioni. Con l'entrata in attività di tutte le risorse, l'obiettivo è arrivare a 1500/1800 determine al giorno". 

La polemica: "Regione stanzi risorse proprie"

Polemiche sul punto arrivano dalla Lega Lazio. "Solo oggi la Regione si accorge che i fondi stanziati dal governo per la nostra regione e destinati alle richieste di Cassa Integrazione in Deroga sono insufficienti e non può, quindi, liquidare tutte le domande" commenta la consigliera Laura Corrotti. "Trovo preoccupante che la maggioranza, oltre a non aver ascoltato ancora una volta i consigli dell’opposizione, pensa di attendere ora ulteriori fondi dal governo nazionale con un nuovo decreto anziché attivarsi immediatamente anticipando con uno stanziamento di risorse necessario a liquidare tutto il fabbisogno regionale rimasto senza risposte, come già avevamo chiesto due settimane fa e come già fatto da altre Regioni. Abbiamo dato più volte la disponibilità di un confronto per non lasciare indietro nessuno in questo momento di crisi economica ma la maggioranza è sorda e le conseguenze sono evidenti". 


 

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