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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fondi Regione, De Romanis: "Ho sfiduciato Fiorito e lui si è vendicato. La festa l'ho pagata io"

Così l'ex consigliere della Regione Lazio, Carlo De Romanis, al termine dell'interrogatorio al quale è stato sottoposto in procura nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi del suo partito alla Pisana

"Fui il primo firmatario della sfiducia a Franco Fiorito e la sua ritorsione mi ha colpito. Ma ho chiarito tutto con il pm, soprattutto ho dimostrato che il finanziamento per il quale sono indagato era autorizzato e che la famosa festa in maschera fu pagata da me". Lo ha detto l'ex consigliere regionale del Lazio Carlo De Romanis (Pdl) al termine dell'interrogatorio al quale è stato sottoposto in procura nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi del suo partito alla Pisana. Inchiesta che ha portato lo stesso Fiorito alla condanna con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per peculato e all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

Sentito per quasi quattro ore dal pm Alberto Pioletti, con l'assistenza dell'avvocato Nicola Madia, De Romanis era stato convocato come indagato per peculato in relazione a un finanziamento di 50 mila euro all'Associazione dei Giovani del Partito Popolare. "Si trattava - ha dichiarato Madia - di una erogazione per scopi politici, quindi conforme alla legge. Abbiamo chiarito che l'associazione non aveva finalità fittizie, ma svolgeva una serie di attività i cui benefici ricadevano sulla Regione. Tra questi l'organizzazione di un convegno a Bruxelles cui parteciparono oltre 100 persone del Lazio".


De Romanis ha anche precisare di aver verbalizzato, nonostante non fosse oggetto di contestazione, che la festa in maschera ispirata all'antica Grecia, della quale la stampa ha parlato a lungo, fu pagata di tasca sua ed al riguardo ha depositato anche le relative ricevute. Circa il finanziamento di 50 mila euro all'Associazione dei Giovani del Partito Popolare, l'ex consigliere regionale del Lazio ha aggiunto che quest'ultima si occupava di "organizzare eventi e seminari" e che per ognuno di questi chiedeva preventivamente "il dettaglio delle spese". 

Solo se ritenute congrue - ha concluso - provvedeva a chiedere "l'autorizzazione al finanziamento". De Romanis è stato il primo di una dozzina di indagati ad essere interrogati nel quadro degli accertamenti avviati a piazzale Clodio dopo la descrizione della gestione dei fondi all'interno del Pdl fatta dall'ex capogruppo Franco Fiorito nelle more dell'inchiesta che ha travolto l'amministrazione di Renata Polverini. Dopo l'ex consigliere è stato interrogato, sempre come indagato, Emanuele Occhipinti, vice presidente dell'Associazione dei Giovani del Partito Popolare. Tra gli altri sarà interrogato, il 3 giugno prossimo, Franco Battistoni, successore di Fiorito alla Pisana.

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