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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Case per occupanti abusivi e sfrattati, la quota degli alloggi in riserva sale al 35%

La giunta approva una delibera a firma Zevi, come già annunciato un mese fa in commissione politiche abitative

A meno di un mese da quanto approvato in commissione politiche abitative, la giunta capitolina ha approvato una delibera firmata dall'assessore Tobia Zevi che porta ad un complessivo 35% la quota di alloggi riservati all'emergenza abitativa, adeguando la normativa al regolamento regionale del settembre 2000, all'aggiornamento del 2020 e alla deliberazione comunale del 2007. 

In sostanza, a beneficiare della cosiddetta "riserva" sono tutti coloro che si trovano in condizioni di precarietà abitativa: occupanti (che abbiano però i requisiti per accedere ad un alloggio residenziale pubblico) su cui penda un'ordinanza di rilascio forzoso del bene di proprietà pubblica, persone che hanno perso casa in seguito a una calamità, donne vittime di violenza domestica, persone con disabilità psicofisiche o malattie psichiatriche, in cura al dipartimento di salute mentale e idonee al reinserimento sociale, emigrati rientrati in Italia. Inoltre, la delibera approvata il 1° aprile aumenta al 10% l'aliquota per il cambio degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, precedentemente ferma al 2.

Fino ad oggi, nonostante i tanti regolamenti, sia regionali sia comunali, intervenuti negli ultimi quarant'anni per tutelare i soggetti più fragili, la quota di riserva è rimasta al 25%, costituito dal 15% già stabilito dalla Regione nel 2000 e dall'ulteriore 10% che comuni e Ater assegnano per l'assistenza abitativa. Quando, nel 2020, la Pisana aveva "rimpinguato" la quota di alloggi d'emergenza alzandola di un altro 10%, non c'era stato recepimento da parte della giunta capitolina. Il 4 giugno di un anno fa, infatti, il Campidoglio confermava quanto stabilito 14 anni prima (il 15%), senza nulla aggiungere. 

Adesso, quindi, la platea si amplia e il comune potrà "pescare" dalla graduatoria (l'ultimo bando è del 2012, ancora aperto e con oltre 13.000 richiedenti in attesa) per evitare che qualcuno rimanga in strada: i primi a beneficiarne potrebbero essere gli occupanti di Valle Fiorita e viale delle Province. 

INTERVISTA | Zevi: "Recupero e acquisto di alloggi, così facciamo scorrere le graduatorie"

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