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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Case del comune: la denuncia di un lettore

Anni di attesa per ricevere una casa dal comune. Poi la delusione. La zona è santa Palomba, lontano da tutto e tutto. "Una vera deportazione", scrive a Romatoday Daniela

Dopo anni d'attesa ci hanno assegnato un'abitazione del comune, è stata una vera deportazione, dove siamo? Zona industriale, si chiama Santa Palomba.

Nessuno la conosce, siamo in  aperta campagna, non c'è nulla solo tanto verde, tante prostitute, nessun servizio, acqua non potabile, fogne a cielo aperto e tutte le conseguenze, tipo zanzare tutto l'anno e  puzza incredibile, per non parlare della puzza delle fabbriche di detersivi, niente illuminazione. L' unica cosa che esiste quando si ricorda di passare senza rispettare gli orari, è l'unico autobus che ci porta a Roma, il 044.

Le case sono umide, e non sono idonee per abitarci con le nostre famiglie, dove ci sono bambini, con invalidi bisognosi di cure, e persone anziane. Siamo disagiati in tutti i sensi: arriva una cartolina postale? Bisogna andare a Pomezia per ritirarla, ti serve un documento? Devi andare a Laurentina. Ti serve una farmacia? Devi andare a Pavona (km 5 solo per andare a Albano o  km 15 per Pomezia) x la spesa anche solo latte e pane.

Sono quattro anni che vivo in questo modo incivile con una ragazza invalida di 15anni, che ha bisogno di terapia, ha bisogno di frequentare ragazzi e ragazze della sua età fare esperienze giornaliere, comunicare,  integrarsi, ma purtroppo qui non è possibile. Usciamo tutte le mattine alle ore 6,00 per poterla accompagnare a scuola, l'unica che potesse frequentare, che si trova a San Giovanni.  Però ci sono i nostri bravi politici che oltre a  potersi permettere di pagare un affitto, occupano le abitazioni popolari, del centro, e zone ben collegate.

Che  vergogna!!!!!!!!
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