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Politica Via Andrea Palladio

Ater vende i suoi gioielli: all'asta quattro villini a San Saba

Nello storico quartiere romano, a due passi dall'Aventino, l'azienda territoriale di edilizia residenziale punta a vendere quattro proprietà. Prezzo medio: un milione di euro

Proseguono le dismissioni del patrimonio immobiliare residenziale dell’Ater di Roma. Al di là dei 18 immobili che l’azienda punta a vendere per la fine del mese di settembre, è prevista infatti un’altra asta.

Il 5 ottobre infatti Ater mira a mettere all'incanto alcuni dei suoi beni più preziosi. Quattro villini situati nel quartiere di San Saba. Un’operazione con cui l’azienda cercherà di ottenere più di 4 milioni di euro. Quella, infatti, è la base d’asta che è stata fissata. Lecito, quindi, attendere anche un incasso superiore.

I 4 villini di San Saba

I quattro immobili sono di dimensioni comprese tra i 199 metri quadrati ed i 170. Il più grande, e quindi anche il più costoso, è composto da ben 11 vani e, come tutti gli altri, dispone di giardino ed ingresso indipendente. Questo villino si trova in via Andrea Palladio 3, e per provare ad acquistarlo, bisogna disporre di una cifra superiore al milione. Per l’esattezza, la base d’asta, è stata fissata in 1.164.800 euro.

Il secondo villino, sempre dotato di giardino, si trvoa in via Giacomo della Porta 6. Dispone di un vano in meno rispetto al precedente, ma la superficie è grossomodo la stessa, poichè si attesta sui 195 metri quadrati. Costa 1142400 euro. Più piccolo è l’immobile di via Vincenzo Camuccini 7 (7,5 vani per 166 metri quadrati) e ne consegue che sia anche inferiore la cifra da cui partire per l’asta: per provare a prenderlo si parte infatti da 963.200 euro. Il meno costo è invece l’immobile di via G.B. Piranesi 1. Come tutti gli altri viene dichiarato libero e, dal punto di vista catastale, è un immobile di categoria a7. Costa 952.000.000.

Cosa succede in caso di occupazioni

Tutti gli alloggi sono dichiarati liberi. Nel caso in cui un immobile dovesse venire occupato abusivamente nel corso della gara, per la stipula del contratto, l’acquirente dovrà aspettere la consegna dell’alloggio “libero di persone e cose”. Inoltre, nel caso di “mancato sgombero - si legge sul bando di gara - l’A.T.E.R. di Roma si impegna a restituire le cauzioni versate, degli onorari e le spese sostenute conformemente a quanto disposto dal Disciplinare d’Asta, senza che l’aggiudicatario possa in alcun modo rivalersi nei confronti dell’A.T.E.R.”

Visite da prenotare

Prima di effettuare la propria offerta, un potenziale acquirente può chiedere di visitare l'immobile. Per farlo deve riservare un appuntamento, prenotabile attraverso il sito dell'Ater di Roma. Alle visite, consentite a tre persone per volta,  bisogna presentarsi muniti dei dispositivi di sicurezza richiesti per contrastare il contagio da nuovo Coronavirus.

Come funziona l’asta

La modalità scelta per vendere gli appartamenti è quella dell’asta con incanto. In sostanza bisogna presentare offerte segrete, cartacee, digitali o cartacee digitalizzate, ad un notaio abilitato il cui elenco è consultabile sui siti del notariato. Nel caso in cui risultino più offerte segrete, il notaio provvederà a tenere un’asta con quelle (tre in tutto) che hanno fatto registrare un importo più elevato. “L’incanto si terrà in sessioni della durata di 3 minuti entro cui ciascun offerente  - si legge nel bando - potrà prenotarsi e presentare un’offerta palese”. Il rilancio minimo è di cinquemila euro. Le aste si svolgeranno il 5 ottobre 2020.
 

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