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Politica Esquilino / Via Napoleone III

CasaPound: "Virginia Raggi ha ragione. In un città latrina quella scritta stona troppo"

I fascisti del terzo millennio: "La togliamo momentaneamente in attesa della rinascita di Roma che avverrà il giorno in cui il flagello talebano della giunta raggi sarà definitivamente sconfitto e cacciato dalla Nostra città"

Come ha commentato CasaPound la decisione di rimuovere autonomamente la scritta dal palazzo occupato di via Napoleone III? Serrato il faccia a faccia finito su facebook tra Andrea Antonini, vicepresidente di Casapound Italia, e la sindaca Raggi. Più elaborata, ed evidentemente ponderata, la giustificazione giunta in una nota stampa. C'era infatti da spiegare il perché, a fronte dei toni duri e puri di 10 giorni fa, i fascisti del terzo millennio avessero scelto di piegarsi al diktat della sindaca. 

Ed eccole le loro parole. "Virginia Raggi ha ragione", esordisce CasaPound in una nota. "In una città diventata latrina e barzelletta d’Italia, la bellezza di una scritta di marmo perfettamente in linea con lo stile razionalista di un palazzo anni ’30 stona troppo. La togliamo momentaneamente in attesa della rinascita di Roma che avverrà  il giorno - ormai prossimo - in cui il flagello talebano della giunta raggi  sarà definitivamente sconfitto e cacciato dalla Nostra città". 
 
"Quella di Virginia Raggi per CasaPound è una ossessione", prosegue la nota di Cpi. "Non ha mai speso una parole per le oltre 100 occupazioni rosse di Roma, come l’ex colonia Vittorio Emanuele occupata ad Ostia (alla quale il Comune di Roma paga anche le utenze), mentre non passa giorno che il sindaco di Roma non invochi lo sgombero di CasaPound o si produca in passerelle in via Napoleone III".
 
"Questo", conclude la nota di CasaPound, "mentre la Capitale d’Italia non è mai stata così brutta, sporca e inefficiente, mentre sprofonda tra rifiuti e degrado. Singolare inoltre che il sindaco di Roma si rechi all’Esquilino, rione simbolo del degrado e dell’insicurezza di Roma, solo per lo stabile di via Napoleone III. Un luogo che ha dato rifugio a decine di famiglie italiane in difficoltà e che rappresenta l’unico luogo di cultura del quartiere, come ricordato da vari artisti tra cui il regista americano Abel Ferrara".

E l'unico consigliere municipale eletto delle tartarughe frecciate, Luca Marsella, usa l'ironia: "Voglio congratularmi con la Raggi. Ieri Roma era allo sbando, tra campi rom, degrado, gabbiani e ratti tra montagne di rifiuti, sbandati, stazioni chiuse, autobus in fiamme, occupazioni di immigrati, malaffare. Oggi è tutto risolto: la scritta di CasaPound è stata rimossa".
 

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