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Politica Esquilino / Via Napoleone III

Marino prende le distanze da CasaPound: "Beni comuni mai ai violenti"

La domanda sull'immobile occupato dall'associazione neofascista da uno studente del liceo nomentano nel corso di un convegno. Nieri: "L'immobile non è del Comune"

È bastata la domanda di uno studente del liceo Nomentano al sindaco Ignazio Marino per risollevare una polemica accesa da anni: quella sull'occupazione da parte dell'organizzazione neo fascista Casa Pound all'Esquilino. “Perché l'immobile di via Napoleone III è stata assegnata a Casa Pound?” la domanda dello studente durante un convegno su antifascismo e Shoah.

“Chiederò a Luigi Nieri, che ha la gestione del patrimonio, di avere chiarimenti” ha affermato il primo cittadino a margine dell'incontro. Il vicesindaco Nieri ha affidato a Twitter la sua risposta: “Rassicuro @ignaziomarino e lo studente che ha fatto la domanda: sede Esquilino CasaPound non è di Roma Capitale. Beni comuni mai ai violenti”.

“Non conosco esattamente la situazione. Però credo che il Comune non possa assegnare in nessuna circostanza immobili o risorse ad organizzazioni che utilizzano forme di violenza o non accettazione del senso civico”. Il sindaco ha continuato: “Non si devono usare i beni della comunità per darli a gruppi che esaltano azioni violente. La nostra amministrazione non lo fa e cerca anche di tornare indietro su decisioni prese in passato che vanno in altre direzioni” ha spiegato il sindaco agli studenti del liceo situato in una zona dove, poco prima del 27 gennaio scorso, proprio sui muri vicino al liceo, a piazza Sempione, erano apparse le scritte antisemite 'Hanna Frank bugiardona', 'Olocausto menzogna mondiale' insieme a molte svastiche.

Immediata la risposta di CasaPound. "Come già chiarito dal vicesindaco l'edificio di via Napoleone III 8 non è nella disponibilità di Roma Capitale ma in quella del demanio" spiega Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia. "Il famoso regalo dello stabile a Cpi da parte del sindaco Alemanno, di cui si straparlò per mesi non è mai avvenuto". La vicenda, secondo quanto dichiara il leader dell'associazione neofascista "si concluse con l'acquisizione da parte del Comune dell'area verde del Forte Prenestino, stavolta con una sospetta mancanza di clamore". Per Di Stefano lo stabile è occupato da "una ventina di famiglie in stato di grave emergenza abitativa. In esse si trovano numerosi bambini e anche degli invalidi". Non manca la replica al sindaco che li ha bollati con azioni violente. "CasaPound è una associazione regolarmente riconosciuta, che fa solidarietà e cultura, che partecipa alle elezioni accettando quindi le regole della competizione democratica. L'esercizio della violenza non ci interessa e non la pratichiamo, se non come forma di legittima difesa quando le nostre sedi o i nostri militanti vengono attaccati dall'antifascismo militante".

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