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Politica

Un largo intitolato a Ciampi, la targa resta coperta per il clamoroso errore nel nome

La targa non è stata scoperta ufficialmente perché scheggiata. Sotto il drappo evidente l'errore

È stato inaugurato questa mattina largo Carlo Azeglio Ciampi, su lungotevere Aventino nel tratto sotto il Giardino degli Aranci, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, dei figli Claudio e Gabriella Ciampi e della sindaca di Roma Virginia Raggi. La targa però non è stata scoperta perché secondo la versione ufficiale del cerimoniale risulterebbe scheggiata.

Dal drappo trasparente si intravede però un errore sul nome di Ciampi. Si legge infatti 'Carlo Azelio Ciampi' e non Azeglio. Manca quindi una G e per evitare la figuraccia si è preferito tenere coperta la targa, nonostante alla cerimonia fossero presenti gran parte delle più alte cariche dello Stato.

Le polemiche

Immediate le polemiche. Carlo Calenda, candidato sindaco, su twitter: "Inaugurazione della piazza intitolata al Presidente emerito Ciampi. Presenti i Presidenti di Repubblica, Senato e Camera, ospiti della Sindaca Raggi. Non si scopre la targa perché sarebbe 'scheggiata'. Bugia, in realtà è stato scritto male il nome di Ciampi. Anche basta". 

Secondo Roberto Gualtieri, candidato alle primarie del centrosinistra, "da grandissimo italiano qual è stato, Carlo Azeglio Ciampi si sarebbe fatto probabilmente una risata. Ma in questo incredibile errore c'è molto del pressapochismo dell'attuale amministrazione comunale di Roma. È davvero ora di voltare pagina".

Il segretario del PD Roma Andrea Casu: "Oltre a a confondere l'arena di Nimes con il Colosseo, la Raggi non conosce neanche i nomi del Presidente Ciampi. Una figuraccia storica, l'ultima di una lunghissima serie che fortunatamente finirà presto. Roma merita di più".  

Il capogruppo dem in Campidoglio: "A Roma non funziona più nulla. L'amministrazione Raggi non solo è incapace ad amministrare la città, le sue aziende, i servizi ai cittadini ma   riduce a macchietta anche le cerimonie per illustri personalità della nostra nazione. La gaffe sull'amato presidente Ciampi è solo l'ultima della serie dopo quelle clamorose su Abebe Bikila e sull'arena di  Nimes confusa con il Colosseo. Raggi 'gaffeuse' non può continuare a governare la capitale."

La cerimonia

La sindaca Virginia Raggi nel corso dell'inaugurazione si è così espressa: "Ritengo che la toponomastica sia la carta d'identità di una città. Oggi ricordiamo Carlo Azeglio Ciampi, livornese ma con Roma nel cuore".

"Per lui", continua Raggi, "Roma è stata la città delle istituzioni e la vita della famiglia. Amava definirsi cittadino europeo nato in terra di Italia e Roma ha nel suo dna queste sue identità. Ciampi divenne nel 2005 cittadino onorario dell'urbe. Voglio rivolgere un saluto affettuoso alla signora Franca, durante il settennato ha condiviso ogni scelta del marito. Roma non dimenticherà la vita e l'opera di Carlo Azeglio Ciampi". Il figlio Claudio Ciampi ha voluto ringraziare Mattarella "per l'onore che ci fa nel presenziare a questa cerimonia. Non potrò dimenticare quando andò a trovare mio padre nel ferragosto del 2016. Mia madre che ci segue da casa ne andrà fiera per il resto dei suoi giorni".

Tra le personalità presenti alla cerimonia i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dell'Economia Daniele Franco, il vicepresidente della corte costituzionale Giuliano Amato, il capo della polizia Lamberto Giannini, il nuovo questore di Roma Mario Della Cioppa e il prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Presente anche il comandante generale dell'arma dei Carabinieri Teo Luzi. Il presidente Carlo Azeglio Ciampi era molto legato all'Arma dei Carabinieri, ricordano dall'Arma.Nel suo testamento volle ed indicò espressamente che le insegne di "Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana", si tratta della più alta onorificenza concessa dalla Repubblica che fu conferita a Ciampi all'atto della sua investitura a Capo dello Stato, fossero donate all'Arma dei Carabinieri, per il profondo affetto e la riconoscenza che nutriva verso l'Istituzione. Il 1 dicembre del 2016 nella sala di rappresentanza del Comando Generale dell'Arma si tenne la simbolica consegna del Collare da parte di Claudio Ciampi, figlio del capo dello Stato.
 

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