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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Trasporto merci, nei parcheggi dei pullman spazio ai cargo bike

Il comune vuole riservare ai mezzi ecologici spazi per il carico e scarico merci. Al vaglio i parcheggi dei pullman e gli ex depositi Atac

Cargo bike, mezzi elettrici e minivan in condivisione potrebbero finire presto per condividere gli spazi con i pullman turistici. Il Campidoglio ha intenzione di sviluppare le modalità di trasporto merci più green. E per riuscirvi è alla ricerca di soluzioni in grado di massimizzare l’uso degli spazi a disposizione.

I parcheggi dei bus turistici

“Si tratta di valorizzare i nostri asset, usandoli nel modo migliore, senza per questo voler sottrarre margini ad un settore, quello turistico, che è in forte difficoltà” ha spiegato Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale. Si tratta in sostanza di riservare solo una parte, nei parcheggi più grandi, alle attività di carico e scarico merci che prevedono il passaggio dei mezzi tradizionali a quelli più ecologici.

“Non vogliamo in alcun modo sottrarre margini agli operatori dei bus turistici. Si tratta infatti di destinare alla logistica urbana, solo un 20-25 % della superficie disponibile nei parcheggi più grandi- ha chiarito Stefàno che ha affrontato la questione nel corso della commissione Mobilità -è un’opportunità che stiamo valutando, puntando sull’utilizzo condiviso di quegli spazi”.

Gli esempi in Europa

L’intenzione di migliorare la distribuzione delle merci in ambito cittadino, è anche prevista nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. L’obiettivo, è stato ricordato da Roma Servizi per la Mobilità, è quello di attrezzare delle aree idonee per la logistica urbana. In altre metropoli europee il proposito è già stato implementato. A Barcellona, Berlino, Stoccolma, solo per degli esempi, già esistono dei luoghi deputati a questo tipo di attività che, nella maggior parte dei casi, prevede il ricorso ai cargo bike.

Come funziona

Per quanto riguarda la Capitale, si è già provveduto a mappare i parcheggi dei bus turistici che sono dislocati nel tessuto cittadino. Quelle aree possono essere utilizzate per creare degli stalli di sosta breve. “I mezzi parcheggiano, acquisiscono un titolo inserendo la targa nel parcometro e sostare il tempo consentito o per fare una consegna o per effettuare un’operazione di scambio con gli altri mezzi” si legge nella relazione di Roma Servizi per la Mobilità “si può valutare se in alcuni casi prevedere un piccola area di accumulo di merci a breve stazionamento”.

I mini hub

I parcheggi dei pullman possono essere utilizzati anche per configurare una vera e propria piattaforma logistica (min hub) per gli operatori che effettuano un servizio di distribuzione . In questo caso si punta su aree il cui accesso sia regolato con una sbarra e che risultino videosorvegliati. Le loro dimensioni sono più importanti ed al loro interno si sta ragionando sulla possibilità di creare delle strutture temporanee protette per lo stoccaggio breve delle merci. 

Non ci sono soltanto i parcheggi di via Antonino di San Giuliano (Farnesina) e di Largo Micara (nei pressi di via Gregorio VII) ad avere le caratteristiche per assolvere a quest’ultima funzione. Roma Servizi per la Mobilità ha messo sul tavolo anche altri asset, come gli ex depositi Atac. Ma va verificata la fattibilità tecnica e la destinazione d’uso. Lo sviluppo del trasporto tramite cargo bike, soprattutto nell’ultimo miglio, dipende dalle capacità dell’amministrazione di creare nuovi stalli per il carico e scarico merci. Eventualmente ricavandoli dai parcheggi dei bus turistici.
 

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