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Carceri sovraffollate, nel Lazio quasi 1300 detenuti in più: Polizia Penitenziaria in agitazione

La denuncia della FNS Cisl: "Nei penitenziari 1276 detenuti in eccesso, vanno ripristinate corrette relazioni sindacali"

Carceri sovraffollate nel Lazio dove, nei quattordici istituti presenti, il numero di detenute e detenuti supera quello della effettiva capacità delle strutture di 1276 persone: 6528 i reclusi (dato al 30 aprile 2019 ndr.) nei penitenziari laziali che invece potrebbero accoglierne solo 5252. 

Carceri sovraffollate: i dati dei penitenziari del Lazio

Nella Casa Circondariale di Rebibbia "Raffaele Cinotti" i detenuti presenti sono 1573, la capienza inferiore di 400 unità; a Regina Coeli 997 i reclusi, 616 i posti effettivi.

Non va meglio in provincia dove nel carcere di Viterbo, con 432 posti a disposizione, sono in 591; a Rieti 387 invece che 295.

Fanno eccezione Paliano con 75 detenuti in una struttura che potrebbe ospitarne 155 e Civitavecchia "Giuseppe Passerini" con 79 reclusi in un penitenziario da 155. A questi si aggiungono Roma Rebibbia (317 detenuti presenti per una capienza di 443) e Rebibbia "Terza Casa" con 88 reclusi in locali dalla regolamentare capienza di 172. 

Dati, quelli relativi alle strutture sovraffollate, che non lasciano indifferenti le sigle sindacali della Polizia Penitenziaria con la FNS Cisl a parlare di quadro delle carceri del Lazio "non roseo". 

"Da un lato non si placa il sovraffollamento che risulta essere di 1.276 detenuti, mentre dall’altro lato non si placa la protesta delle sigle sindacali SAPPe - OSAPP-UIL-FNS CISL- USPP sul ripristino delle corrette e funzionali relazioni sindacali con il P.R.A.P. – L.A.M. poiché ad oggi nessun segnale è pervenuto" - denuncia il segretario generale aggiunto della Cisl FSN, Massimo Costantino. 

Polizia Penitenziaria in stato di agitazione

La recriminazione dei sindacati riguarda l’assenza di un confronto costruttivo "che - segnala la Cisl - inevitabilmente sta pregiudicando l’interesse generale dell’amministrazione ma anche e soprattutto la garanzia per migliorare la qualità dei sevizi".

Da qui la conferma dello stato di agitazione della Polizia Penitenziaria con le sigle sindacali SAPPe - OSAPP- UIL- FNS CISL- USPP a reiterare al vice capo Dipartimento amministrazione Penitenziaria la richiesta di attivazione delle procedure di raffreddamento dei conflitti. 
 

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