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Canili di Roma, il nuovo gestore arriva con la polizia. Ex lavoratori: "Ci stanno cacciando"

Rifugio Agro Aversano, dopo l'assegnazione, oggi si è presentato a Muratella per prendere possesso della struttura. Lavoratori in fermento. Duro attacco al Movimento Cinque Stelle: "La sindaca Raggi non può restare a guardare"

I canili di Roma hanno ufficialmente un nuovo gestore. Questa mattina infatti l'azienda assegnataria, Rifugio Agro Aversano, si è presentata a Muratella, accompagnata dalla forza pubblica e da personale del dipartimento Ambiente del Comune di Roma per prendere possesso della struttura che ospita 600 cani. Una mossa attesa ma che ha comunque sorpreso gli ex lavoratori per le modalità.

Sulla pagina facebook "Io me ne occupo" scrivono: "Ci stanno cacciando. Questa mattina il nuovo gestore dei canili comunali, insieme alla questura e al comune di Roma, ci hanno intimato di lasciare il canile. Questa è la democrazia a 5stelle. Questa è la trasparenza e la partecipazione, cacciare i lavoratori".

Una presa in carico che arriva dopo l'ennesimo incontro infruttuoso di ieri. Saranno solo 30 i lavoratori riassorbiti, a fronte degli 80 impiegati in precedenza. E così questa mattina la nuova società ha improvvisato colloqui di lavoro con i singoli lavoratori, "in barba ad ogni prassi sindacale, bypassando tutte le sigle", denunciano dal sindacato Usi. "Approfittano della situazione e della debolezza, per trovare qualcuno disponibile a poter lavorare presso la struttura", spiega ancora il sindacato che annuncia una denuncia penale all'ispettorato del lavoro. 

Sindacati e lavoratori chiedono lo stop del bando, assegnato con un pesante taglio rispetto alla passata gestione. Si passa infatti dai 4 milioni passati all'attuale milione e mezzo. Un taglio che, a detta dei sindacati, avrà ripercussioni sia sui lavoratori, sia sul servizio erogato. Per i fondi disponibili infatti degli 87 lavoratori (tra i due canili) solo 30 potranno essere riassorbiti. "Tra l'altro", spiegano ancora dall'Usi, "non essendo prevista nessuna clausola sociale nel bando, Agro Aversano ha fatto sapere di non avere nessun obbligo a riassorbire i vecchi lavoratori". C'è poi un discorso legato alla qualità del servizio, alle adozioni e alla necessità di ricorrere alle associazioni di volontariato, tutte situazioni che mettono a rischio il funzionamento delle strutture e la salute degli animali. 

Per tutti questi motivi i sindacati e i lavoratori hanno più volte richiesto all'amministrazione pentastellata, nel corso degli incontri, hanno richiesto di sospendere il bando in autotutela, ottenendo in cambio il silenzio. 

Dura la presa di posizione da parte della Federazione USB di Roma. Guido Lutrario: "Il disprezzo manifestato per chi da anni lavora nei canili di Roma dalla assessora all’ambiente, nell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri, ha anticipato l’irruzione della polizia al canile di Muratella di questa mattina. E’ inaccettabile che l’assessora continui a dichiarare che il problema occupazionale non la riguarda e finga di non sapere che solo grazie alla disponibilità di tanti lavoratori licenziati il canile di Muratella ha continuato a funzionare dal maggio dello scorso anno, facendo risparmiare più di 3 milioni al Comune".

“Il rispetto formale delle procedure – prosegue Lutrario – non può essere l’unica preoccupazione che guida l’amministrazione. Il bando sull’assegnazione dei canili presenta delle lacune clamorose poiché alcuni servizi sono stati semplicemente cancellati e molte attività vengono affidate ai volontari".

"E ci sono in ballo decine e decine di posti di lavoro che non devono essere cancellati – ha concluso Lutrario – pensando di sostituire il lavoro con il volontariato. La sindaca Raggi non può restare a guardare. Gli strumenti per affrontare la questione non mancano né ci troviamo di fronte ad una questione irrisolvibile. Basta mostrare la giusta sensibilità ed attenzione verso la gestione di un servizio comunale rilevante ed il rispetto dovuto per chi ha continuato ad assicurare il funzionamento del servizio anche senza stipendio".

Tirata in ballo, come volontaria, dal bando e dai sindacati, Loredana Pronio, presidente di FederFida Onlus commenta: "Sulla validità del nuovo gestore staremo a vedere. E' chiaro che va messo alla prova. Avrà tutti gli occhi puntati addosso ed ovviamente dovrà farci accedere al canile così come prevede il bando". La Pronio, da sempre sostenitrice della gestione diretta dei canili da parte dei comuni, attacca quella che definisce "l'inerzia del Movimento Cinque Stelle che come altri sindaci sta rinunciando ad accudire i propri animali, disinteressandosi del loro benessere e così facendo anche della spesa pubblica".  

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