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Canili, il Campidoglio non molla: "Nessun passo indietro su bando pubblico"

E' il verdetto, affidato a una nota stampa in mattinata, di vicesindaco e assessore all'ambiente. In piazza del le proteste dei volontari di Avcpp. Estella Marino: "Ci adegueremo ai costi standard nazionali"

Un braccio di ferro ostinato, con le parti che tengono il punto. Le associazioni coinvolte sono ancora sulle barricate, e le istituzioni escludono ripensamenti. Sul bando per l'affidamento dei canili comunali "non si torna indietro". 

E' il verdetto, affidato a una nota stampa in mattinata, di vicesindaco e assessore all'ambiente, a seguito di un incontro sul tema, a porte chiuse, mentre in piazza andava in scena l'ennesima protesta di Avcpp, i volontari del canile di Porta Portese, sotto attacco per aver gestito i servizi per anni senza procedura di gara.

"Roma Capitale ha l’obbligo di assicurare servizi efficienti alla pari delle altre città italiane, nel rispetto della trasparenza e della legalità" ha dichiarato Estella Marino, ricordando che "il bando pubblico per la gestione dei canili porrà fine a 14 anni di affidamenti diretti". E replicando alla polemica sulle cifre impegnate, troppo basse secondo chi protesta per assicurare un servizio degno, parlando di "adeguamento ai costi standard nazionali". 

Ma chi è in piazza non abbassa la guardia. Avcpp ha più volte ribadito: "Non contestiamo le gare, ma gli importi che vengono stanziati, insufficienti per garantire un buon livello del servizio". E oggi dichiara. "La nostra risposta è sempre la stessa: siamo di fronte alla settima gara indetta dal Comune di Roma per la gestione dei canili dal 1997. Non è certo responsabilità di chi gestisce se su 7 gare ben 4 non sono andate a buon fine: AVCPP ha partecipato sempre. 

Ora si specifica che la gara sarà all’insegna dei costi standard nazionali ma i nostri amministratori dovrebbero sapere che il lavoro che viene fatto ogni giorno nei canili comunali di Roma non ha eguali in tutta Italia". Attenzione dunque a parlare di costi standard. E se "è poi vero che è in corso un lavoro per reperire maggiori risorse, si annulli questa gara e domani non si aprano le buste presentate dai concorrenti perché sarebbero tutte offerte da macelleria sociale: il 90% degli operatori sarebbero licenziati".

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