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Elezioni Roma centro, Federica Angeli candidata mette in crisi Zingaretti: così Renzi e Calenda mandano in tilt il Pd

Il nome della cronista lanciato dai centristi ha mandato il segretario su tutte le furie. Gianni Cuperlo, favorito, fa un passo di lato. E in queste ore si riuniscono tavoli per trovare la quadra

Il segretario Nicola Zingaretti vorrebbe Gianni Cuperlo ma il veto dei renziani stoppa la partita. Anzi, sono proprio gli ex compagni dem Matteo Renzi e Carlo Calenda, oggi vicini nella neonata "federazione del buon senso", a lanciare un nome che, inevitabilmente, spariglia le carte: la cronista anti mafia, sotto scorta, Federica Angeli. Eccola, l'ennesima lite nell'area centro sinistra, stavolta consumata nella scelta del candidato alle urne del 1 marzo, suppletive indette per eleggere il sostituto di Paolo Gentiloni alla Camera dei deputati, nel collegio di Roma centro. 

"Con Carlo Calenda stiamo lavorando alla candidatura comune della giornalista Federica Angeli" ha detto Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera. Un colpo che a sinistra nessuno si aspettava. La cronista di Repubblica, nota per la sue battaglia contro la mafia del litorale, sotto scorta dal 2013, è un nome già tirato fuori in diverse competizioni elettorali passate dallo stesso Pd.

Un volto davvero difficile da rifiutare, che ha subito mandato in crisi i vertici dem. Perché Zingaretti la sua scelta l'aveva già fatta o quasi. Il favorito era Gianni Cuperlo, presidente della Fondazione Pd, ex rappresentante della corrente dalemiana del partito, esponente d'apparato certamente autorevole. Ricordiamo poi che alle politiche del 2018 rinunciò al seggio di Sassuolo in aperta polemica con il mancato confronto sui candidati da parte dell'allora segreteria proprio di Matteo Renzi. Ora invece avrebbe accettato, e sarebbe stato quasi una sorta di risarcimento.

"Quella di Gianni era la candidatura più forte e autorevole che il PD aveva individuato e messo a disposizione di tutti" ha dichiarato il segretario nazionale Zingaretti. "A fronte però di una richiesta di parte della coalizione per una candidatura unitaria e civica - ha proseguito - avendo sempre, in ogni occasione, dimostrato la nostra volontà di preservare la massima unità invito le forze locali della maggioranza a riunirsi nelle prossime ore per valutare la soluzione più condivisa. Naturalmente fuori da ogni precostituita indicazione". 

Insomma, il segretario incassa, cerca di placare gli animi celando l'irritazione per l'entrata pubblica e a gamba tesa, degli ex compagni di partito. Anche e soprattutto per lo spazio preso sulle partite romane da Carlo Calenda, pronto anche, si sa, a candidarsi sindaco di Roma alle amministrative del 2021. Se alla fine sarà davvero Federica Angeli? Tra i dem lo danno per probabile, anche se lei non ha ancora commentato ufficialmente né comunicato una decisione in merito. Intanto ieri si è riunito il primo tavolo per aprire la "trattativa", con gli esponenti locali dei partiti che sostengono il governo giallorosa. "Non si è parlato di nomi ma di metodo" trapela a fine riunione. Già, perché se Angeli per il Pd potrebbe andare più che bene, certo l'uscita a mezzo stampa degli ex compagni senza avvisare nessuno non è piaciuta affatto. 

Tra i nomi in ballo, seppur ancora a margine, ci sono anche quelli di Sabrina Alfonsi, minisindaca del I municipio, e di Orlando Corsetti, consigliere capitolino Pd, ex presidente sempre del Centro storico, su richiesta esplicita di 12 comitati di quartiere e associazioni del territorio, in testa Italia Nostra. Firmatarie di una lettera inviata direttamente al segretario Zingaretti. 

Movimento Cinque Stelle e Destra

Per quanto riguarda invece le altre forze in campo, c'è il nome per il Movimento Cinque Stelle. La candidata sarà la giovane attivista Rossella Rendina, unica presente su Rousseau. Infatti la votazione digitale non è servita. Questo il messaggio apparso ieri agli iscritti. "A differenza di quanto comunicato in precedenza, non si procederà alla votazione per le parlamentarie delle elezioni politiche suppletive nella regione Lazio per il collegio uninominale Lazio 1-01 per la Camera dei Deputati della Repubblica in quanto l’unica candidatura pervenuta che ha rispettato tutti i requisiti prevista dal Regolamento di candidatura è quella di Rossella Rendina". 

Ancora un punto interrogativo invece per quanto riguarda il nome del candidato del centro destra. Tra Lega, Fratelli d'Italia e i pochi pezzi rimasti di Forza Italia, manca l'accordo. 

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