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Campidoglio e vigili, i sindacati confederali in trincea: "Risposte o ci fermiamo"

Riunione interlocutoria tra i sindacati e il neo comandante dei vigili, interrotta a metà dalla notizia dell'aggressione all'agente Caracciolo. Cgil, Cisl e Uil vanno però all'attacco

Una tregua che vacilla. La notizia stavolta è però che sono i sindacati confederali a mettere in pericolo il dialogo tra i vigili e il Comune di Roma. E' bastata mezza riunione per lanciare un attacco durissimo, soprattutto se commisurato alla moderazione passata, al neo comandante e all'amministrazione Marino. Una mattinata interlocutoria quella di ieri, nella quale era in programma l'incontro tra il neo comandante Raffaele Clemente e tutte le sigle sindacali. Il tempo di esporre le carte e iniziare a ragionare sui problemi e poi una telefonata, quella che annunciava l'aggressione a Giuseppe Caracciolo. Per questo Raffaele Clemente ha dovuto aggiornare i sindacati ad un prossimo incontro, il 4 novembre prossimo, al quale sarà presente anche il capo segreteria del sindaco Enzo Foschi, e correre al capezzale dell'agente ferito.

Una riunione a metà, un nulla di fatto che ha spinto sindacati di solito molto critici come il Sulpl e l'Ospol a non emettere comunicati o rilasciare dichiarazioni. Un incontro talmente interlocutorio che spinge ad interpretare la nota emessa da Cgil, Cisl e Uil come un attacco all'amministrazione, una sorta di dichiarazione di guerra a prescindere per andare ad infoltire le 'truppe' già in trincea contro l'amministrazione Marino.

"Si è ancora una volta constatata l'assenza di qualsiasi progetto che definisca obiettivi e priorità per la Polizia Locale", sostengono in coro il segretario della Cgil Marco d'Emilia, della Cisl Giancarlo Cosentino e della Uil Fpl Francesco Croce. "Questo nonostante - aggiungono - impegni, più volte 'solennemente', ribaditi dal sindaco stesso, sulle scelte prioritarie da comunicare alle organizzazioni  sindacali ed anche agli organi di informazione. Pertanto il comandante Generale ha tenuto una riunione dagli esiti assolutamente insoddisfacenti, nella quale si è avuta l'impressione che abbia tentato di 'colmare' in prima persona, pur nell'ambito del suo ruolo tecnico-gestionale, il vuoto politico sopra descritto".

Parole dure, ma il sale è nella coda: "A conclusione delle assemblee informative già programmate, in assenza di novità significative, si aprirà un percorso vertenziale con la contestuale informazione alla cittadinanza dei contenuti e delle iniziative che verranno messe in atto".

Va ricordato come Cgil, Cisl e Uil rispetto agli altri sindacati siano stati sempre piuttosto moderati nella vicenda dei vigili romani. Dalla scelta del comandante, allo stop degli straordinari, fino agli attacchi i confederali hanno sempre mostrato equilibrio, ponendosi in una posizione d'attesa. Una mezza riunione ha fatto però saltare la pazienza. A Novembre anche su questo fronte per il sindaco il cielo tende al nero.

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