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Martedì, 26 Settembre 2023
Politica

Campidoglio, rapporto di fine consiliatura: in Aula 827 delibere in 500 sedute

I numeri presentati in Aula Giulio Cesare dal presidente De Vito: “Bilanci approvati in tempo e nessun nuovo debito, risultati da rivendicare con forza”

Circa 500 sedute d'Aula, nonostante la pandemia di mezzo, e 827 delibere approvate in cinque anni. Sono i risultati presentati stamattina in aula Giulio Cesare nel rapporto di fine consiliatura dell'Assemblea capitolina: una 'seduta speciale' prevista dal regolamento ma attivata oggi per la prima volta su impulso del presidente Marcello De Vito, che ha illustrato i dati dell'attività consiliare davanti a consiglieri e rappresentanti politici, sociali e delle categorie della città. 

Assemblea Capitolina: rapporto di fine consiliatura

"Ho sempre provato a svolgere il mio ruolo con equilibrio, consentendo sempre alla maggioranza di governare ma permettendo alle opposizioni di svolgere il proprio ruolo di pungolo" - ha detto De Vito intervenendo in Aula per aprire i lavori della mattinata. 

In Aula 827 delibere in 500 sedute

Questi i numeri dell’attività dell’Aula Giulio Cesare da cinque anni a questa parte: nel 2016 sono state approvate 150 delibere; nel 2017 157; nel 2018 148; nel 2019 100, nel 2020 216 e nel 2021 fino a oggi 54. “827 delibere in tutto, un risultato che rivendico con forza” - ha detto il presidente dell’Aula. Assemblea Capitolina che si è riunita per almeno 100 consigli l’anno, per un totale di circa 500 sedute. Un altro risultato, per il presidente dell'Aula, sono "i bilanci approvati per tempo: finalmente una corretta programmazione finanziaria, non sono stati fatti nuovi debiti e questo è un risultato d'aula che rivendico e ritengo importante". 

De Vito propone il Forum Roma 2030-2050

L'evento di oggi, ha sottolineato De Vito, "è un'occasione di confronto con le parti sociali e le associazioni di categoria, un compito doveroso. Non ci si può chiudere dentro il Campidoglio, bisogna confrontarsi quotidianamente e stabilmente. Per questo ho proposto il Forum Roma 2030-2050, quello che tutti i sindaci hanno dichiarato nelle interviste delle domeniche ma non hanno mai fatto. Io volevo una struttura permanente sulle principali direttrici di sviluppo per la Capitale: dalla smart city alla rigenerazione urbana. Penso che sia un lascito che almeno nell'ultima seduta di Consiglio potremmo lasciare a chi governerà dopo e che magari oggi - ha concluso De Vito - siede su questi scranni". 
 

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