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Italia Viva dice addio ad Azione: "Voto a Raggi scandaloso". Renzi entra in Campidoglio

I consiglieri Leoncini e Casini ufficializzano la spaccatura dopo l'elezione dell'ex sindaca alla presidenza della commissione speciale Expo 2030. La risposta:

Azione e Italia Viva si dicono addio e da domani proseguiranno separate l'avventura in assemblea capitolina. La spaccatura, emersa a causa del voto favorevole dei consiglieri del partito di Calenda alla nomina di Virginia Raggi alla presidenza della commissione speciale su Expo 2030, diventa insanabile e viene ufficializzata da Valerio Casini e Francesca Leoncini: "Siamo costretti a separare le nostre strade". 

I due esponenti renziani non hanno digerito l'accordo istituzionale passato sopra le loro teste che ha portato Dario Nanni (Azione) alla poltrona più importante della commissione per il Giubileo 2025 e l'ex sindaca grillina ad Expo 2030 - arrivata quarta al primo turno delle amministrative di ottobre - a gestire strutture e risorse del Campidoglio. "Una poltrona scandalosa, noi non ci stiamo - dichiarano i due consiglieri, entrambi provenienti da esperienze di assessorato con deleghe al commercio nel II e III Municipio - . La scelta di Azione di votare per Raggi crea una frattura profonda con noi. Si tratta dell'ennesima decisione presa sopra le nostre teste, senza condivisione o comunicazione, nè prima né dopo. Anzi, fino a ieri (il 22 febbraio, ndr) i consiglieri di Azione mentivano pubblicamente sul voto dato alla Raggi". 

Scintille tra renziani e calendiani: il voto a Raggi spacca (di nuovo) la lista Calenda

"Ci siamo candidati al fianco di Carlo Calenda  - proseguono Leoncini e Casini - accentando la sfida di rinunciare alle liste di partito per creare una lista civica che unisse i riformisti della Capitale, con una priorità assoluta: cancellare il malgoverno di Roma che l’esperienza fallimentare di Virginia Raggi ha causato. Il fatto che la sindaca uscente sia rimasta fuori dal ballottaggio arrivando addirittura quarta è la dimostrazione che la maggioranza dei romani la pensava e la pensa come noi. Sottoscrivere oggi un accordo al ribasso per garantire alla Raggi una poltroncina di consolazione con strutture e risorse del comune a disposizione così da consentirle i mezzi per fare politica dal colle del Campidoglio, è l’ennesima dimostrazione di cosa è diventato il movimento Cinque Stelle". 

"Il fatto che Calenda condivida questo modo di fare politica  - attaccano da Italia Viva - ci appare profondamente incoerente rispetto a ciò che abbiamo detto in campagna elettorale. E ingiusto, profondamente ingiusto, per i tanti elettori che avevano creduto in lui e in noi come diversi, alternativi ai grillini". Adesso, quindi, in Aula Giulio Cesare ci sarà un nuovo gruppo politico con il suo simbolo, quello di Italia Viva. 

Azione: "Lasciano perché Casini voleva la poltrona"

In serata arriva la replica di Flavia de Gregorio, Dario Nanni e Francesco Carpano: "Prendiamo atto dell’uscita dei consiglieri Casini e Leoncini dal gruppo consiliare - scrivono in una nota - con amarezza ma senza sorpresa. Il motivo di questa decisione risiede nella mancata elezione del consigliere Casini alla presidenza della Commissione speciale per il Giubileo del 2025".

Una stoccata precisa, indirizzata all'ex assessore al Commercio del II Municipio e candidato di Italia Viva alle suppletive per la Camera. "Consideriamo infatti un pretesto le obiezioni sollevate riguardo alle modalità dell’elezione dei presidenti delle Commissioni speciali - proseguono i tre calendiani -, e immaginiamo che non avrebbero destato la stessa indignazione se il consigliere Casini fosse stato candidato a quella della Commissione dedicata al Giubileo. Modalità, lo ricordiamo, che si usano per prassi in qualsiasi istituzione rappresentativa e con cui sono stati eletti i consiglieri Casini e Leoncini alla carica di vicepresidente nelle rispettive Commissioni permanenti".

Nanni, De Gregorio e Carpano inoltre decidono di "mettere i puntini sulle i": "Dopo aver accolto nella lista civica Calenda Sindaco i candidati di Italia Viva - ricordano -, Carlo Calenda li ha convintamente e attivamente sostenuti - tutti, non solo quelli risultati eletti - durante tutta la campagna elettorale per le elezioni comunali. Vogliamo inoltre ricordare ai nostri colleghi che in occasione delle ultime elezioni suppletive per la Camera dei Deputati nel collegio Roma 1, Azione ha ritirato la sua candidata, Valentina Grippo, sostenendo ancora una volta la corsa dello stesso Valerio Casini con generosità e convinzione.
Siamo comunque persuasi che un percorso comune dei riformisti sia nell’interesse dei romani e della città, ma altrettanto convinti che non ci siano attualmente i presupposti per continuare questa strada insieme. Su questo concordiamo con i nostri colleghi".

Un equilibrio ribaltato, quello tra Azione e Italia Viva, rispetto ai prissimi giorni della nuova consiliatura, quando Valerio Casini e Francesca Leoncini (presenti alla festa di Gualtieri post elezione in piazza Santi Apostoli) si erano espressi con molto più favore rispetto ad un appoggio al programma della maggioranza a differenza di Azione, che addirittura ha creato un governo "ombra" della Capitale, con tanto di assessori. 

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