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Il Campidoglio promette un "modello innovativo" per superare i campi rom

Funari: "Apriamo una nuova stagione di coprogrammazione con il coinvolgimento di terzo settore e mondo dell’associazionismo"

L'assessorato alle Politiche sociali si occuperà di definire il modello che porterà al superamento dei campi rom, quello all'Ambiente avrà il compito di gestire raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti presenti negli insediamenti e di effettuare gli interventi di bonifica di discariche e sversamenti. E' quanto stabilito da una memoria di giunta capitolina approvata lo scorso venerdì. Un primo passo verso la gestione della questione rom, tra i temi che il sindaco Gualtieri deve ancora affrontare da zero

Chiudere i campi con un "modello innovativo"

Si tratta nella sostanza di un aggiornamento del quadro di competenze in capo ai singoli assessorati, dopo che lo ricordiamo è stato smantellato a inizio mandato l'Ufficio speciale rom, sinti e camminanti voluto dall'ex sindaca Virginia Raggi. La memoria prevede che "il dipartimento Politiche sociali e salute sia incaricato di rafforzare le azioni di inclusione sociale in favore delle persone Rom, Sinti e Caminanti presenti nel territorio cittadino. Al fine di progettare una revisione delle linee d'intervento partecipata e aperta verrà dato corso ad una procedura di coprogrammazione, finalizzata alla definizione di un modello innovativo volto al superamento dei campi rom". Già, è da precisare che al momento il Comune si sta ancora avvalendo del vecchio piano rom del M5s, che continua a essere applicato nel caso ad esempio della chiusura di Castel Romano, attualmente in corso. 

Il ruolo del dipartimento Ambiente

Al dipartimenti Tutela ambientale e ciclo dei rifiuti è invece attribuita "la titolarità della convenzione extra Tari con Ama per il servizio di raccolta, trasporto e trattamento/smaltimento dei rifiuti e di tutti gli interventi di bonifica di discariche e sversamenti, decoro e ripristino delle condizioni igienico sanitarie presso i campi rom nel territorio comunale". Insomma, un riordino necessario e propedeutico a entrare nel vivo delle azioni che dovrebbero portare, dopo anni di tentativi vani, alla chiusura definitiva dei campi rom. 

"Dopo anni di uffici speciali sulla gestione e superamento dei campi rom di Roma e di piani roboanti che non hanno raggiunto i risultati annunciati - spiega l'assessora alle Politiche sociali e alla salute Barbara Funari - iniziamo a ridefinire le competenze per garantire in maniera più efficace e funzionale ogni intervento che Roma Capitale deve mettere in campo per garantire condizioni di vita dignitose a chi è ora residente nei campi e avviare nuovi percorsi d'inclusione sociale. Per svuotare i campi e chiuderli definitivamente apriamo poi una nuova stagione di coprogrammazione - ha proseguito - con il coinvolgimento di tutti i soggetti che vorranno partecipare, come il terzo settore e il mondo dell’associazionismo, per definire insieme nuovi modelli di intervento per il superamento dei campi rom istituzionali. Vorremmo finalmente superare un approccio strumentale alla ‘questione campi'".

"Nel quadro della ridefinizione del contratto di servizio di Roma Capitale con Ama, volto al miglioramento dei servizi forniti dall'azienda, con questo provvedimento viene assegnata ai dipartimenti Ambiente e Ciclo dei rifiuti la titolarità della convezione extra Tari che regola la gestione dei rifiuti dei campi rom, fino a oggi in capo al dipartimento Politiche sociali e Salute" ha commentato l'assessora ad Ambiente e Rifiuti Sabrina Alfonsi. "Le aree in questione necessitano di un costante monitoraggio ambientale e di interventi di pulizia, di bonifica e di contrasto al degrado che vengono eseguiti, ovviamente, senza alcun aggravio sulla tassazione dei cittadini". 


 

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