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Politica

"Il sindaco Gualtieri cancella i campi rom dalla lista degli obiettivi" 

Neanche un cenno nell'elenco dei traguardi da avviare, o raggiungere, nei prossimi sei mesi. Polemiche dalla Lega

"Gualtieri ha cancellato i campi rom con un colpo di spugna dai suoi obiettivi dei prossimi mesi". L'attacco polemico diretto al sindaco arriva dalla Lega. Dopo il nostro articolo sul nuovo bando per lo sgombero di Castel Romano e la constatazione che a oggi la nuova amministrazione si sta muovendo sul tema rom utilizzando il piano (tanto criticato) di Virginia Raggi, c'è chi dall'opposizione si fa sentire. 

"Sui rom da Gualtieri nemmeno una parola"

"Nel lungo programma del prossimo semestre del sindaco Gualtieri tante schede, ma neppure una parola sulle popolazioni rom, sinti e camminanti che vivono a Roma, sulla risoluzione dei problemi dei campi, sui roghi tossici che avvelenano i quartieri delle periferie romane nonostante le continue segnalazioni e proteste dei cittadini" tuona il consigliere leghista, e segretario d'aula, Fabrizio Santori. 

I 300 obiettivi in 6 mesi

Il riferimento va ai 300 obiettivi fissati dal sindaco per i prossimi 180 giorni, 247 slide per illustrarli giorni fa alla presenza di tutti gli assessori della giunta, e nemmeno un accenno alla comunità rom che vive nei campi, "ghetti" dove centinaia di uomini donne e bambini vivono in condizioni igienico-sanitarie al limite del tollerabile, con annesse condizioni di degrado che si ripercuotono sui quartieri limitrofi. Nemmeno un accenno alla strategia da adottare per assicurare da una parte alle famiglie un'alternativa abitativa e dall'altra chiudere una volta per tutte i campi di Roma, come tra l'altro chiede l'Europa. 

Il caso Castel Romano

E per chiudere Castel Romano il sindaco si appoggerà al piano Raggi. Entro il prossimo novembre il campo rom verrà svuotato dalle 128 famiglie che ancora lo abitano in pessime condizioni igienico sanitarie. Lo ha stabilito il Campidoglio con la pubblicazione di un bando per reperire enti del terzo settore che accompagnino i 600 ospiti in percorsi di accoglienza e inclusione. I fondi stanziati per l'operazione ammontano a circa 357mila euro e l'avviso pubblico scade l'11 marzo. 

Gualtieri usa il piano Raggi

Il Comune, non avendone uno proprio e non avendo ancora messo in agenda una discussione in merito, si muoverà, come detto, utilizzando lo stesso piano di intervento licenziato nel 2017 dalla giunta grillina. Lo stesso che esponenti del Partito democratico dagli scranni dell'opposizione hanno aspramente criticato e che ha portato alla chiusura di poco più di un campo su sette formali presenti (Camping River e una piccola parte di Castel Romano, l'area F) e tre su tredici insediamenti cosiddetti "tollerati" (Monachina, Foro Italico, Schiavonetti). Restano in piedi alcuni dei campi più problematici in città, vedi La Barbuta e Salviati. 

"Roma Capitale ha cancellato i rom con un colpo di spugna che smacchia via perfino il tradizionale buonismo ipertollerante di certa sinistra" conclude Santori. "Cosa resta, dunque. Nulla. Un nulla affollato e colmo dei problemi dei romani e degli stessi nomadi". 


 

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