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Sabato, 30 Settembre 2023
Politica

"Così chiudiamo i campi rom": a 5 anni dalla raccolta firme la delibera di iniziativa popolare approda in Consiglio

Calendarizzata in aula Giulio Cesare per giovedì 15 ottobre, è stata sottoscritta da 6mila cittadini romani

A cinque anni dalla consegna delle firme verrà discussa in Consiglio comunale. La delibera di iniziativa popolare per la chiusura dei campi rom approda in aula Giulio Cesare. La proposta indica la strada da intraprendere per superare i cosiddetti "villaggi attrezzati" che ospitano da anni famiglie di etnia rom in veri e propri ghetti delle periferie cittadine. La discussione del testo è stata fissata nella seduta d'aula in programma per giovedì 15 ottobre. 

Lanciata dall'associazione 21 luglio e da Radicali Roma, è stata sottoscritta da 6mila firme di cittadini romani depositate in Campidoglio ben cinque anni fa, nel 2015. "Contiene un vero e proprio piano per la chiusura dei campi rom in perfetta antitesi a quanto proposto dalla giunta Raggi che negli anni va rivelando i suoi limiti e le sue contraddizioni" spiega la 21 luglio, che illustrerà alla stampa il 13 ottobre i dettagli del testo. 

In linea generale per la chiusura dei campi si individuano degli step principali. Un'indagine conoscitiva, non solo patrimoniale, per capire, famiglia per famiglia, individuo per individuo, il livello scolastico, la situazione lavorativa, le necessità e i desideri. Poi l'accompagnamento alla socializzazione, all'inserimento scolastico e a quello abitativo attraverso diverse soluzioni: housing sociale, ricerca di soluzioni nel mercato privato, sperimentazioni di forme di autocostruzione in aree destinate a tale scopo, rivolte a piccoli gruppi familiari. E solo a quel punto la chiusura dei campi esistenti. 

Questo a grandi linee il percorso previsto nella delibera che dopo ben cinque anni di attesa arriva in Consiglio comunale. Nel frattempo sul fronte del superamento dei campi prosegue il piano Raggi, fortemente attaccato dalla stessa associazione 21 luglio per gli scarsi risultati raggiunti in tre anni di applicazione. Lanciato nel 2017 solo un insediamento, il Camping River, è stato chiuso ma senza trovare a tutte le famiglie alloggi alternativi alle baracche. In corso invece la chiusura de La Barbuta, prevista entro il 31 dicembre 2020. Mentre è stato al momento congelato lo sgombero di 28 famiglie di Castel Romano, il maxi insediamento di Roma sud sequestrato dalla Procura per reati ambientali. Il Campidoglio aveva assicurato lo sgombero dell'area F (zona del campo più inquinata) entro il 10 settembre. Il termine però è stato rimandato. 

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