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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Campi rom, Foro Italico e Castel Romano sotto sgombero: "Raggi viola normativa dell'emergenza covid"

La lettera firmata dall'associazione 21 luglio e arrivata direttamente sul tavolo della sindaca fa riferimento alla proroga dei termini della moratoria su sfratti e sgomberi  

Fino al 31 dicembre 2020 ogni sgombero è interdetto su tutto il territorio nazionale. Deve valere quindi anche per i campi rom di Castel Romano e del Foro Italico. A farlo presente alla sindaca Virginia Raggi con una lettera a lei indirizzata l'associazione 21 luglio, impegnata in difesa dei diritti della comunità rom, sinti e caminanti. 

Il riferimento va all'articolo 17 bis del decreto legge 34 del 19 maggio, poi convertito con modifiche nella legge 77/2020, che proroga fino a fine anno la moratoria su sgomberi e sfratti per l'emergenza coronavirus in corso. Qualunque intervento effettuato prima di quella data, si legge nella missiva inviata alla prima cittadina, "si porrebbe in piena violazione della legislazione nazionale".

E invece in calendario il Comune ha ben due sgomberi pronti per essere effettuati. Il primo è quello dell'area F di Castel Romano, maxi campo rom sulla via Pontina ormai completamente fuori controllo. Le condizioni igienico sanitarie della baraccopoli pregiudicano la salute di chi ci vive, bambini costretti a vivere in mezzo a rifiuti, topi morti, liquami sversati direttamente nel terreno perché i depuratori non funzionano come dovrebbero. Il tutto oggetto di un'inchiesta della Procura per reati ambientali e omissione d'atti d'ufficio che ha portato al sequestro preventivo dell'area, accelerando così l'iter di sgombero. 

Il video servizio: le voci dei rom fuori dal campo

I termini sono stati fissati nella memoria di giunta 38 del 9 luglio. Liberare la zona F, la più critica, dai moduli abitativi e dalle 28 famiglie che li abitano è l'obiettivo, per poter effettuare le operazioni di bonifica. Il punto, contestato dalla 21 luglio, è che manca un piano di aiuti e di assistenza alle famiglie che sia fattibile in così poco tempo. Entro il 10 settembre, data ultima stabilita dallo stesso Comune. 

Un quadro simile riguarda anche l'altro campo rom dilaniato da rifiuti e roghi tossici al Foro Italico. Qui lo sgombero è fissato per l'11 agosto. Secondo il censimento effettuato dal municipio sarebbero solo 6 su 80 le persone che necessitano di aiuti, le altre avrebbero già lasciato la zona in autonomia. 

Su entrambi gli interventi però, è l'appello della 21 luglio, il Comune non può ignorare i limiti fissati dalla normativa. Se "dovesse procedere con le operazioni di sgombero oltre ad agire in violazione di legge, lederebbe gli interessi dei privati dimoranti nell'area sia alla luce dell'assenza di un piano di ricollocazione delle stesse in altre soluzioni abitative idonee, sia poiché lederebbe i diritti costituzionalmente protetti aumentando la loro fragilità in un periodo particolarmente sensibile quale quello segnato dalla emergenza da Covid-19".
 

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