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Il Comune lavora alla delibera sul piano rom: "Bonus affitto? Così com'è non funziona"

A RomaToday parla l'assessore alle Politiche sociali Barbara Funari, dopo il primo tavolo di coprogrammazione avviato con gli enti del terzo settore 

La macchina per redigere il nuovo piano è partita e si avvarrà del contributo costante di 16 enti del terzo settore specializzati in materia. Un confronto che porterà alla delibera contenente le strategie per chiudere i campi rom, firmata dal sindaco Gualtieri e dall'assessora alle Politiche sociali Barbara Funari, attesa a inizio autunno. I mesi estivi, fino a settembre, serviranno per raccogliere le proposte dal tavolo di coprogrammazione che si è riunito due giorni fa per la prima volta. Ne fanno parte associazioni e onlus selezionate tramite bando

"Abbiamo cominciato a raccogliere le idee principali, per il momento soprattutto riguardanti il metodo da seguire" spiega a RomaToday l'assessora Funari. "Al percorso partecipa anche l'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali afferente alla presidenza del Consiglio dei ministri, ndr)". Quello romano è il primo modello di coprogrammazione per il superamento dei villaggi rom, ovvero per la loro chiusura sì ma in parallelo per l'accompagnamento delle famiglie attraverso un percorso di integrazione socio-culturale sul territorio. 

Cercare per i fuoriusciti un'abitazione alternativa, inserirli nel mondo del lavoro, aiutarli nella regolarizzazione dei documenti, garantire una formazione scolastica per i più piccoli sono le missioni principali che andranno a caratterizzare il piano. Al momento lo ricordiamo è ancora in vigore quello firmato dall'ex sindaca Virginia Raggi, applicato oggi, momentaneamente, per la chiusura degli insediamenti di Castel Romano, Barbuta, Candoni, Salviati, e Lombroso. Tra i villaggi attrezzati ufficiali manca anche il campo di via di Salone. 

"Il piano Raggi è stato utilizzato per una questione di continuità dell'azione assistenziale in essere" ha spiegato più volte al nostro giornale l'assessora Funari. Diversi aspetti verranno rivisti nella stesura del nuovo. Uno su tutti, spesso oggetto di polemiche da parte delle opposizioni di centrodestra, riguarda il bonus affitto elargito dal Campidoglio per consentire alle famiglie di trovare un alloggio sul mercato privato. Nello specifico il piano della scorsa consiliatura prevede un massimo di 10mila euro a famiglia. Verrà replicato come strumento? 

"Questo è da capire insieme alle associazioni. Sicuramente così com'è non ha portato i frutti sperati" spiega Funari. "C'è bisogno di un fondo di garanzia del Comune, non parlo di uno strumento necessariamente economico ma che da un punto di vista amministrativo rassicuri gli operatori del mercato privato. Anche per quanto riguarda le erogazioni dei bonus. Questo non vale solo per i rom, ma per tutte le persone che si trovano in emergenza abitativa". 

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