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Sel: parte la campagna "Una volta per tutti"

Raccolta di firme per l'approvazione di una legge per il riconoscimento delle "Unioni Civili" per le coppie dello stesso sesso

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Parte la campagna "Una volta per tutti" per il riconoscimento delle Unioni Civili. Passo avanti o gioco al ribasso?

Monica Cerutti e Alessandro Zan, dirigenti nazionali di Sinistra Ecologia Libertà, insieme a Paola Concia (PD) e a Franco Grillini (IDV) hanno recentemente presentato la campagna "Una volta per tutti" (https://www.unavoltapertutti.it/) volta alla raccolta di firme per l'approvazione di una legge per il riconoscimento delle "Unioni Civili" per le coppie dello stesso sesso e per un "Patto di solidarietà civile" per le coppie di sesso diverso.

L'iniziativa è stata accolta negativamente dalla maggior parte del movimento di liberazione e di emancipazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer ed intersessuali che hanno sottoscritto il documento "Riflessione comune sulla recente proposta di iniziativa di legge popolare" (https://www.arcigay.it/36609/riflessione-comune-sulla-recente-proposta-di-iniziativa-di-legge-popolare/).

A ridosso del Roma Pride 2012, che aveva come slogan "VOGLIAMO TUTTO", il nostro Partito, sostenendo la campagna "Una volta per tutti", perde l'occasione di stare dentro ed al fianco del movimento LGBTIEQ e rinuncia ad intercettarne le richieste.

La campagna "Una volta per tutt*" è stata presentata, dalla compagna Cerutti e dal compagno Zan, nelle pagine del sito nazionale di SEL, con un articolo dal titolo "Un passo avanti nel dibattito sulle unioni omosessuali" (https://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/un-passo-avanti-nel-dibattito-sulle-coppie-omosessuali/comment-page-1/#comment-50352).

Si tratta davvero di un passo avanti?

No, siamo di fronte ad un pericoloso passo indietro, di un gioco al ribasso fatto a ridosso delle dichiarazioni di Nichi Vendola (https://www.youtube.com/watch?v=WFVpBSeuAoA ) e di Antonio Di Pietro che si sono detti favorevoli al matrimonio gay e lesbico, non condiviso all'interno del partito tra le compagne e i compagni che da anni sono impegnati su questa "vertenza" e nemmeno discusso all'interno del Forum Diritti e Cittadinanza.

Proporre alle coppie gay e lesbiche le UNIONI CIVILI, come "scappatoia" di serie B, pone Sinistra Ecologia Libertà in una posizione subalterna rispetto al Partito Democratico ed è in aperta contraddizione con gli obiettivi che avevamo democraticamente fissato al Congresso fondativo di Firenze: piena uguaglianza attraverso l'accesso al matrimonio civile per le persone gay e lesbiche.

Che tipo di compromesso si dovrebbe raggiungere quando è in gioco il riconoscimento dei principi di uguaglianza e di libertà?
Esistono forse uguaglianze dimezzate?

Crediamo che la "partita" sia davvero ancora aperta.

Diciamo no, quindi, a chi in nome del compromesso come fine e ad ogni costo, preferisce fare "melina".

 

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