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Sui camion bar è scontro tra Regione e Comune, intanto restano

Alemanno vorrebbe un vincolo paesaggistico nelle aree più sensibili del centro che di fatto invalidi la legge regionale che dispone, nel caso dei camionbar, il meccanismo dell'equivalenza

Si puntano ancora i riflettori sui camion bar che, come gli artisti di strada e i centurioni, sono rientrati nella campagna di Alemanno per la salvaguardia del decoro della città eterna.
Ed è proprio Alemanno che propone il superamento della legge regionale sul commercio per poter spostare i camion bar dalle immediate vicinanze dei monumenti. Piccata la risposta di Polverini che dichiara disposta a risolvere anche questo problema della città, ma dopo aver risolto l'annosa vicenda dei rifiuti. Quindi, un po' in contrasto con le affermazioni di Polverini, interviene Pietro Di Paolo, assessore regionale alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, dichiarando che presto verrà presentata la nuova legge.

ALEMANNO -  Il sindaco Gianni Alemanno ha avanzato una proposta al ministro dei Beni culturali Ornaghi: porre un vincolo paesaggistico nelle aree più sensibili del centro che di fatto invalidi la legge regionale che dispone, nel caso dei camionbar, il meccanismo dell'equivalenza, ovvero se rimossi dal Colosseo i camionbar dovrebbero essere dislocati in posti di pari entità. Una legge che di fatto li rende inamovibili. "Ovviamente i camion bar avranno altre collocazioni - spiega Alemanno - ma non ne potranno avere di equivalenti. Con il decreto si rompe questo vincolo. Così come quello del numero: nel nostro centro storico in senso più ampio ci possono essere ma oggi sono troppi". Quindi, serve un decreto "che rompa il vincolo di equivalenza e del numero. Per questo è pensabile una rotazione più intensa su poche aree che non incidono sull'aspetto paesaggistico dei monumenti". "I diritti esistono - ha concluso - fino a quando non ci sono norme superiori di carattere nazionale che sovrastano questi stessi diritti".

POLVERINI - "Dopo esserci occupati dei rifiuti di Roma, ci occuperemo anche della questione che riguarda il commercio della capitale. Tempo al tempo. Le cose vanno fatte rispetto alle urgenze". Così la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, a margine di una iniziativa in giunta, ha risposto a chi le chiedeva un commento sulle sollecitazioni da parte del Campidoglio sul tema del commercio. A chi le chiedeva dunque se a suo avviso fosse una questione che riguarda il Comune, Polverini ha risposto: "E' una legge regionale che, come il sindaco dovrebbe sapere perché glielo abbiamo anche formalizzato per iscritto, stiamo rivedendo con tutte le associazioni di settore. Ma in questo momento abbiamo una priorità che riguarda Roma, ed è quella dei rifiuti - ha concluso - E ci stiamo occupando prevalentemente di quella".

DI PAOLO - A breve, secondo la tempistica annunciata fin dal mio insediamento, sarà presentata all'attenzione della Giunta la nuova normativa regionale sul commercio. Dico questo, soprattutto a chi dimostra scarsa memoria e scarsa attenzione, lanciando titoli ad affetto". E' dura la replica dell'assessore regionale alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo circa la questione camionbar. Oggi il sindaco Alemanno ha sottolineato al necessità di superare la normativa regionale che impone, in caso di trasferimento, di spostare i camion bar in aree di pregio equivalente. "La normativa - ha spiegato Di Paolo - risponderà alle specificità della città di Roma nell'ambito della vendita su aree pubbliche. E' bene precisare che la problematica dei camionbar è solo una delle tante impellenti a cui la legge sarà chiamata a rispondere". "In questo senso - ha proseguito Di Paolo - spiace leggere informazioni poco aggiornate e non esattamente equilibrate, soprattutto quando, contrariamente a quanto avveniva durante la passata amministrazione, si rispettano gli annunci e le relative tempistiche, ascoltando tutte le voci. "Questa amministrazione ha annunciato la riforma della legge sul commercio all'indomani dell'insediamento, indicando proprio il 2012 come l'anno del programmato via libera, aprendo subito una fase di concertazione e di confronto con le rappresentanze dei soggetti coinvolti -spiega- Lungo questo percorso sono state di volta in volta recepite le varie norme nazionali entrate in vigore dal 2010 in poi, fino ad arrivare alla stesura di una proposta, costituita da 50 articoli da adottare in giunta e quindi da presentare in sede consiliare. Tutto ciò si chiama democrazia e rispetto delle regole", ha concluso Di Paolo. (Fonte Ansa)

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