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Elezioni, Calenda sfida Michetti sulla storia di Roma. Replica Matone: “Ha un tono saccente”

La candidata di centrodestra risponde a Calenda. Simonetta Matone: “Parliamo di cose concrete”

La storia della Città Eterna entra nella competizione elettorale. Qual è il candidato che la conosce meglio? Le citazioni di Enrico Michetti, che auspica per sè il ruolo di “tribuno”, sono frequenti. 

Le citazioni di Michetti

Anche nel corso del primo dibattito tra i candidati alla fascia tricolore, svoltosi al festival dell’Architettura, non sono mancati i richiami alla storia di Roma. Perchè, ha ricordato Michetti, “nessuna civiltà è stata pari a quella romana per la centralità attribuita al cittadino”. Era “un sogno” ha sottolineato Michetti, anche perchè tutte le opere, “i ponti, gli acquedotti, le strade, gli anfiteatri ed i bagni” dovevano essere “funzionali, utili”. 

La sfida di Calenda

I frequenti richiami alla classicità, non sono sfuggiti a Carlo Calenda. Su twitter, il leader di Azione ha così deciso di lanciare il guanto di sfida. In un nuovo delirio radiofonico Enrico Michetti dice 'gli altri candidati vogliono oscurare la storia di Roma che non conoscono'. Facciamo così Enrico, su Radio Radio, un confronto solo sulla storia di Roma. Monarchia, Repubblica, Principato o Impero. Decidi tu”.

Il tweet è accompagnato da una foto che ritrae quattro scaffali di una libreria, presumibilmente quella di Calenda. Si notano i volumi di Theodor Mommsen sulla “Storia di Roma Antica”, un libro di Bryan Ward-Perkins sulla “Caduta di Roma e la fine della civiltà” e decine di altri testi, alcuni anche sull’antica Grecia.

Il tono saccente

In attesa di sapere se Michetti ha intenzione di raccogliere l’invito “al confronto radiofonico”, è intervenuta Simonetta Matone, candidata di centrodestra a prosindaco. Intervistata da “Gli Inascoltabili” su New Sound Level, ha spiegato che Michetti “ha questa passione per l'antichità classica e questa cosa va rispettata come tutte le idee delle persone”. Poi, rivolgendosi al leader di Azione, ha ricordato che “ci sarebbero tante cose sulle quali punzecchiarlo soprattutto in virtù della sua scarsa empatia e sul suo tono supponente e saccente”. 

Le cose concrete

Sfida rinviata quindi?  “Secondo me è sbagliato puntare la campagna elettorale sui presunti difetti dell'altro, è troppo facile - ha obiettato Matone - Parliamo di cose concrete: quando lui parla di un gigantesco ampliamento della metropolitana va ricordato che qui ancora non abbiamo finito la metro C”. Per il confronto sull’antica Roma, i tempi non sembrano ancora maturi.
 

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