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I calendiani all'attacco di Alfonsi: "Troppe deleghe, verde e rifiuti vanno separati"

La lista Calenda chiede maggiore attenzione per la cura degli alberi a Roma e ribadisce l'importanza dell'applicazione del nuovo catasto del verde

Troppe deleghe per un solo assessore. La lista Calenda in Campidoglio punta il dito "contro" Sabrina Alfonsi, che gestisce le deleghe ad ambiente, ciclo dei rifiuti, agricoltura ma anche quella alla tutela degli animali. Secondo la consigliera Flavia De Gregorio "non è possibile che Roma abbia un solo assessore ad occuparsi di gestione dei rifiuti, verde pubblico, agricoltura e animali". 

"Meno deleghe per l'assessora Alfonsi"

Da qui parte la richiesta degli esponenti del partito di Calenda di separare gli impegni, per dare un'attenzione maggiore a temi particolarmente delicati per la città. “I crolli degli alberi registrati a Roma in questo ultimo periodo - scrive in una nota la capogruppo in aula Giulio Cesare - e le numerose potature effettuate fuori termine, rendono il verde pubblico romano sorvegliato speciale e la messa a regime del relativo catasto più che urgente. Per questo la Lista Calenda sta dando un’ulteriore accelerata alla messa in funzione di questo strumento, facendo approvare mozioni sul tema in tutto il territorio romano". Per De Gregorio e i suoi colleghi "la delega ai rifiuti dev'essere separata da quella al verde e alla tutela degli animali". 

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Il nuovo catasto del verde 

Il 3 marzo l'assemblea capitolina ha approvato all'unanimità una mozione proprio di De Gregorio sul nuovo catasto del verde, strumento previsto già durante l'amministrazione Raggi ma mai applicato: la mappatura georeferenziata e open source delle alberature e della loro salute era prevista da un decreto ministeriale di due anni fa, ma non è mai stato avviato. Un tema che sta molto a cuore ai calendiani, che hanno agito politicamente in diversi municipi (come in II e in X, ma anche in XIII) e contestualmente hanno chiesto conto delle tempistiche delle potature, protratte oltre la scadenza del 31 marzo prevista dal nuovo regolamento sul verde. 

"Nessuna risposta sulle potature fuori tempo massimo"

"Non abbiamo mai ricevuto risposta alle nostre interrogazioni - denuncia De Gregorio - e ancora oggi ci troviamo con interventi fatti nei mesi sbagliati. Lo stato del verde pubblico, come la questione rifiuti, deve essere al centro dell’agenda del sindaco Gualtieri e non è possibile che Roma abbia un solo assessore ad occuparsi della gestione dei rifiuti, del verde pubblico, dell’agricoltura e degli animali. Le deleghe devono essere separate affinché si possa dedicare a ciascun tema la giusta attenzione”.

"Nuova visione per curare verde pubblico"

Claudia Finelli, consigliera della lista Calenda in XIII Municipio, rincara la dose: "Gli strumenti per censire il verde pubblico e permettere, grazie alla geolocalizzazione degli alberi più a rischio, di fare una programmazione seria di interventi ci sono - spiega - ma non riusciamo ancora ad utilizzarli. Ecco perché ci stiamo facendo sentire in tutta la città: i Municipi devono trasformarsi in parte attiva e chiedere all’organo centrale di avere le risorse umane adeguate a gestire il catasto, unitamente alle somme necessarie ad attuarlo, da chiedere nell’assestamento di bilancio. Serve una nuova visione per curare il verde pubblico – concludono De Gregorio e Finelli - altrimenti gli alberi continueranno a cadere e ci troveremo a vedere realizzate le potature sempre fuori tempo massimo”.

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