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Covid, Calenda lancia i vaccini e stuzzica Raggi: “Ci conferma di averlo fatto?”

Il candidato Sindaco di Azione ha provato a coinvolgere i competitor nel sostenere la campagna vaccinale

La curva dei contagi è in risalita e la Regione Lazio, se i parametri non verranno modificati, rischia di tornare in “zona gialla”. Un incubo che i romani speravano di essersi messi alle spalle, grazie ai risultati ottenuti con la campagna vaccinale. 

Il progressivo dilagare della “variante delta”, sta mettendo a repentaglio le sicurezze di quanti, dopo tanti mesi di limitazioni, sognavano di trascorrere un’estate serena. Perché questo auspicio possa concretizzarsi, è necessario che la curva dei contagi sia contenuti. Un modo per farlo è insistere con le vaccinazioni. Da qui l’idea di Carlo Calenda.

L'appello di Calenda ai candidati sindaco

“Dato il momento delicato – ha commentato il candidato sindaco di Azione, attraverso il proprio account Twitter - credo che sarebbe importante che tutti i candidati invitassero i romani a vaccinarsi. Dico di più – ha aggiunto Calenda, concludendo il tweet con l’hashtag ‘vaccinatevi’ - dovremmo fare un’iniziativa insieme su questo” . L’appello, lanciato nel pomeriggio di domencia 18 luglio, non ha avuto grossi riscontri.

La domanda di Calenda: Raggi si è vaccinata?

“I candidati sindaco – ha fatto oggi sapere Carlo Calenda, ricorrendo sempre al proprio account Twitter - non hanno ritenuto di accogliere la mia proposta per un video/evento comune su vaccinazione. Chi non lo ha già fatto (@virginiaraggi) potrebbe almeno confermare di essersi vaccinata”. La considerazione non è peregrina perché, nonostante il clima da campagna elettorale, la sindaca non si è mai sbilanciata a favore delle vaccinazioni.

La Sindaca e la campagna vaccinale

Di Raggi non si ricordano foto ufficiali né selfie, post nè tweet, attraverso i quali invitare i romani a scegliere un vaccino ed un luogo dove farselo iniettare. Da qui il dubbio di Calenda che, appunto, chiede conferma alla Sindaca di confermare – o smentire – di essersi già vaccinata. Di cero, però, la Sindaca il nuovo coronavirus l’ha già contratto.

Nel novembre del 2020 Raggi, attraverso la propria pagina facebook, ha spiegato agli utenti e quindi anche ai suoi concittadini, di essere entrata in contatto con persone risultate positive. Fatto il tampone, nel corso della stessa giornata, la Sindaca aveva annunciato di aver contratto il nuovo Coronavirus, seppure in forma asintomatica. 

Cosa devono fare i guariti

Cosa succede in questi casi? Una circolare della Direzione generale della prevenzione del ministero della Salute, firmata a marzo dal direttore generale Giovanni Rezza, aveva chiarito che  "é possibile considerare la somministrazione di un'unica dose di vaccino anti-SarsCoV-2/Covid-19 nei soggetti con pregressa infezione da Sars-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica), purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa”. Il tempo, dalla negativizzazione annunciata il 15 novembre da Raggi, è trascorso. La domanda di Calenda è quindi legittima. La sindaca, a questo punto, avrebbe già potuto essersi vaccinata.  
 

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