rotate-mobile
Politica

Bus disabili: 29 indagati, caos in Provincia. Colaceci: "Pronta ad autosospendermi"

Tra gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d'asta ci sarebbero anche l'assessore Amalia Colaceci e una serie di alti dirigenti della Provincia

L'inchiesta sul servizio bus per disabili della Provincia di Roma si è chiusa con il rinvio a giudizio di 29 persone, tra cui spuntano Amalia Colaceci, assessore della Provincia alla Mobilità e Trasporti e altre persone dell'amministrazione di palazzo Valentini. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d'asta. La notizia è stata data da Affaritaliani.

L'inchiesta era iniziata nel 2010 e aveva visto il sequestro di una ventina di pulmini gestiti dalla società Ati Schiffini Travel Spa e il dissequestro avvenuto il giorno dopo. Il procuratore aggiunto Nello Rossi con il pm Stefano Rocca Fava hanno formalizzato la chiusura delle indagini.

Secondo quanto riporta il sito di informazione “Oltre all'assessore Colaceci (e alcuni suoi familiari ma questa indiscrezione non è stata confermata), la posta della Procura sarebbe giunta sul tavolo dell'Avvocatura di Palazzo Valentini e di una serie di dirigenti che, a vario titolo, avrebbero autorizzato i pagamenti nei confronti delle società che hanno gestito il servizio sino a due anni or sono. E le società in questione sarebbero l'Ati Schiaffini Travel Spa, azienda storica del trasporto privato romano e del centro Italia e alcuni dei suoi dipendenti della sala operativa che avrebbe dovuto controllare col sistema satellitare il percorso dei minibus, la loro localizzazione, il tempo di percorrenza ed eventuali guasti.
Nelle carte della Procura ci sarebbero invece prove schiaccianti di una truffa senza precedenti.”

Amalia Colaceci risponde alla notizia con una nota stampa: “Ho appreso dalla stampa che dopo anni di indagine, e senza avere ricevuto mai nulla sino ad ora che riguardasse la mia persona, sarei indagata nel procedimento aperto per l'ex servizio disabili della Provincia di Roma. La notizia mi colpisce, ma poiché la mia storia personale parla da sola sul profondo rispetto che ho avuto ed ho per il sistema giudiziario italiano, non mi permetto di fare considerazioni di alcun genere aspettando, se necessario, di difendermi nelle sedi opportune. Quello che è certo è che eviterò ogni strumentalizzazione di questa vicenda che si trascina già da molto tempo e dunque, se si dovessero concretizzare le accuse, sono prontissima ad autosospendermi dalla carica di assessore della Giunta provinciale di Roma".

Quindi dalle pagine del suo Facebook, si dichiara serena: “Cari amici e' giusto che il network venga utilizzato per valorizzare le cose belle e positive e anche per dare notizia delle cose meno gradevoli...quello che posso dirvi e' che sino ad ora io non ho ricevuto nulla e che stanotte ho dormito, con il cuore leggero e la coscienza pulita.”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bus disabili: 29 indagati, caos in Provincia. Colaceci: "Pronta ad autosospendermi"

RomaToday è in caricamento