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In metro prove generali di fase 2, ma sui bus già oggi è caos: "Troppa gente, dovete scendere"

Emergono intanto le prime linee guida del Governo: biglietti a costo variabile in base agli orari, mascherine e distanziamento sociale. Roma sempre a caccia di mezzi per aumentare la flotta

Prove generali di fase 2 nei trasporti. Sono iniziati oggi, venerdì 24 aprile, sulla metropolitana di Roma i test per capire come e quanto Atac potrà reggere l'urto della ripresa con le nuove disposizioni per evitare nuovi contagi. Secondo quanto si apprende nelle fermate di Termini e San Giovanni della linea A sarà testato il contingentamento all'ingresso delle stazioni. All'interno delle stazioni sarà presente una segnaletica a terra sulle banchine. Verranno quindi realizzati percorsi in cui incanalare i viaggiatori. 

Addio ora di punta

Proseguirà, già avviato da giorni, il monitoraggio dell'afflusso dei passeggeri nelle diverse fasce orarie. Un problema, quello dei flussi, che preoccupa perché quanta gente dal 4 maggio tornerà ad usare i mezzi è ad oggi un'incognita. L'obiettivo è scaglionare il più possibile la vita in città, cancellando l'ora di punta e provando così a spalmare i cittadini sui mezzi. Aperture differenziate di negozi e uffici, turni a lavoro, smart working sono le parole chiave. Spiega la sindaca Virginia Raggi: "Dovremo differenziare gli orari di apertura e chiusura degli uffici pubblici rispetto a quelli degli esercizi commerciali, prevedendo anche orari esclusivamente pomeridiani o l'implementazione dei giorni di apertura per alcune attività". 

"Dallo scorso anno - ricorda Raggi- a Roma abbiamo avviato una sperimentazione per differenziare gli orari di alcune facoltà universitarie da quelli di apertura delle attività commerciali e di inizio delle lezioni a scuola: ha funzionato. Ora dovremo estenderlo a tutta la città e tutte le attività".

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Biglietti a costo variabile in base agli orari

Si punterà anche sulla leva tariffaria per distribuire la domanda. Tradotto: i biglietti costeranno di più nell'ora di punta e meno nelle fasce orarie di minor utilizzo dei mezzi. Quest'ultima idea è del Ministero dei Trasporti ed è contenuta nella bozza delle linee guide che saranno presentate nei prossimi giorni. Ovviamente è da capire se sarà recepita anche da Atac, in che tempi e in che modi.

Mascherine e distanziamento sociale 

Nello stesso documento, come era ampiamente previsto, si raccomanda l'uso di mascherina e guanti su metro, bus, taxi, treni e aerei. Il ministero stabilisce inoltre di eliminare il controllo e l'acquisto dei biglietti a bordo di treni e autobus. La regola anti contagio numero uno sarà il distanziamento: percorsi separati dunque, ticket elettronici, dispenser igienizzanti, segnaletica a terra per aiutare i viaggiatori, termoscanner negli aeroporti. 

Il tema dei controlli e delle sanzioni 

Non sono previste sanzioni ma il mancato rispetto delle misure di sicurezza "potrà contemplare l'interruzione del servizio, per motivi sanitari". Secondo quanto emerso per il ministero telecamere intelligenti monitoreranno i flussi e la capacità massima di capienza dei vagoni e dei veicoli. Tutto facile sulla carta. Nei fatti però le misure si scontreranno con una realtà, quella dei trasporti romani, già complicata prima del Coronavirus. Flotta di bus sottodimensionata e mezzi stracolmi erano la quotidianità. Durante questo lockdown, con orario ridotto e passaggi alle fermate da frequenza estiva, non sono mancati i problemi. Lo hanno segnalato i sindacati con una lettera all'azienda, con gli autisti costretti a fermare i bus. Le scene periodicamente si verificano in tutta la città. 

"Signori, siete troppi: dovete scendere"

L'ultima ieri, in ordine di tempo, segnalata a RomaToday da Elisa Gestri. "Eravamo sul 106 (linea che collega Centocelle a Grotte Celoni, ndr), sulla Casilina. Giunti all'altezza di Torre Spaccata l'autita ha fermato il mezzo e ha chiesto alle persone di scendere". In quel momento, secondo il racconto fornito al nostro giornale, c'erano a bordo una trentina di persone. "Tutti i posti a sedere erano occupati, più altre 10 persone in piedi". Tra i passeggeri molta perplessità: "Nessuno è sceso e il bus è rimasto fermo lì almeno 5 minuti. Sono scesa ed ho assistito alla scena, segnalandola anche ai vigili urbani che, tirando su le spalle mi hanno spiegato che non avevano disposizioni a riguardo". Il tutto è avvenuto in un giorno di lockdown, alle 12.30, quindi non in un orario di punta. 

Roma a caccia di bus

Cosa accadrà dal 4 maggio è facile immaginarlo. Atac e Agenzia per la mobilità hanno segnalato la criticità e il Comune di Roma da giorni è impegnato in una caccia al bus. L'intenzione è quella di attingere a quanti più mezzi possibili: pulmini scolastici, mezzi per i trasporti dei disabili, Gt Open bus e pullman gran turismo, tutti in soccorso degli autobus dell'Atac. Chiesta anche una sinergia con Cotral, azienda del trasporto extraurbano che ad oggi non effettua trasporto passeggeri tra due fermate della città. Il Campidoglio, Atac e Roma servizi per la Mobilità hanno invece paventato l'idea di usufruire di Cotral per allentare la pressione alle fermate. Da parte di Cotral disponibilità, ma con la necessità di valutare la situazione una volta capite le norme del Governo. 

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