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Ancora bus rotti in strada: Atac non paga e la Corpa non recupera i mezzi

I mezzi vengono 'parcheggiati' per strada e diventano facile preda dei vandali. I 150 lavoratori dell'azienda incaricata sono senza stipendio

Un bus è 'parcheggiato' in piazza Vescovio, nei pressi della palina dell'Atac. Scena simile per un mezzo lasciato, con le quattro frecce azionate, proprio all'altezza della fermata, sulla trafficata via di Vigne Nuove. Un altro ancora, in via Cicerone, è fermo sulla corsia preferenziale. Lì vicino un cittadino ha apposto un cartello con il disegno di un triangolo di pericolo e la scritta: "Vettura guasta, questa è l'eredità del Pd". E ancora su via Prenestina, all'angolo con via Togliatti, un autobus è stato legato agli alberi da nastri bianchi e rossi. Tante le immagini segnalate a Romatoday dai lettori, unica la vicenda che emerge: il problema del recupero dei bus guasti abbandonati per le strade della Capitale non è ancora stato risolto. 

Il compito di trainare le vetture guaste fino ai depositi spetta alla società Corpa, subentrata all'inizio del 2015 alla Ciclat, che però lamenta un ritardo nei versamenti da parte di Atac, un ritardo di oltre tre milioni di euro. Niente soldi niente carburante per far muovere i mezzi adatti al recupero. A pagare il prezzo anche i circa 150 lavoratori dipendenti che non hanno percepito lo stipendio di ottobre. Una situazione che si trascina da almeno una settimana e che rischia di sfiancare ulteriormente il servizio di trasporto pubblico romano. 

Oltre alla carenza di mezzi da mettere su strada con conseguenti effetti negativi sul servizio, il rischio è che mezzi lasciati a loro stessi diventino facile preda dei vandali. Proprio la scorsa settimana un bus parcheggiato in via Marmorale, a Cinquina, è stato preso a sassate. Stesso destino è toccato a un veicolo abbandonato sulla via Colombo: il vetro del finestrino è stato frantumato. Così, oltre al guasto che ha costretto il mezzo ad arrestare la sua corsa, Atac dovrà provvedere anche a questo genere di danni. 

Non è la prima volta che Roma vive questo problema. Anche l'estate scorsa, sempre a causa di un ritardo nei pagamenti, il servizio era stato sospeso, i mezzi lasciati per strada, gli stipendi dei dipendenti non erano stati pagati e il servizio ai cittadini, complice il malfunzionamento dell'aria condizionata nei mesi estivi, aveva subito notevoli ritardi. Un ulteriore problema sul tavolo del nuovo amministratore unico Manuel Fantasia. 

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