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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Buche, Raggi: "Ci vuole tempo. Prima si tappavano con le tangenti"

La sindaca sulla manutenzione delle strade: "Non si possono fare gare in cento giorni"

"Prima le buche si pagavano con le tangenti". Virginia Raggi torna sulle condizioni (pessime) delle strade di Roma. Intervenendo a un incontro con l'Associazione della Stampa estera in Italia ribadisce le buone intenzioni dell'amministrazione grillina. "Abbiamo un intendimento di fondo: o le cose si fanno bene o non si fanno". Per adesso, come i romani sanno fin troppo bene, l'azione del Comune procede lenta e senza soluzioni di lungo periodo. Arrivano le toppe dove i fondi lo consentono, ma saltano alla prima pioggia. 

"Io sono la prima a soffrire per le buche delle strade di Roma, ma non sono disposta a fare come è avvenuto in passato, ossia dando una mano di bianco e lasciando le crepe". Come a dire, fare "le cose bene" ha un prezzo: per un tempo tutto da definire l'asfalto ce lo teniamo così come sta. Gli intenti non sono in discussione, "vogliamo rifare tutte le strade, ma ci vuole un periodo lungo di tempo e bisogna agire per gare regolari, che non si possono fare in cento giorni". Già, infatti il maxi bando triennale per la manutenzione stradale è fermo per rilievi Anac da oltre un anno. 

A chi le ha chiesto perchè l'associazione Tappami non potesse essere utilizzata in maniera regolare per risolvere il problema delle buche, Raggi ha replicato: "Fanno un intervento ammirevole, ma si crea un problema di responsabilità perchè se qualcuno si fa male su una buca chiusa da loro risulterebbero responsabili nei confronti dei cittadini. Per questo dico che bisogna muoversi in un quadro normativo chiaro e ho proposto di pagare noi una assicurazione per questi volontari"

Raggi ha poi annunciato che "a breve presenteremo una piattaforma per far sì che i cittadini possano vedere in diretta quali risultati abbiamo raggiunto con i cantieri stradali". Poi le conclusioni: "Non ci sto a quelli che mi dicono 'parli sempre del passato'. Quelli che lo dicono sono quelli che hanno lasciato disastri, dunque non prendo lezioni. La cosa piu difficile è dover dire ai cittadini che le risposte arrivano con un po' di gradualità, far abituare ai cittadini che la risposta immediata dell'amministrazione non è una risposta corretta. Per un vero cambiamento bisogna seguire la legge, le procedure". 

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