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Buche, Gatta messa all'angolo: "Pensate solo ai soldi. In arrivo asfalto molto speciale"

L'assessore riferisce in commissione Trasparenza sul piano Marshall. Ma c'è anche il titolare al bilancio Lemmetti che ammette: "Per le strade di Roma nessun fondo aggiuntivo"

L'assessore al bilancio Gianni Lemmetti chiarisce, se qualcuno ancora aveva dubbi: "Per le buche non sono stati stanziati fondi aggiuntivi". Ma quello ai Lavori pubblici Margherita Gatta garantisce sulla buona fede del Campidoglio nella pianificazione degli interventi con le somme disponibili: "Stiamo lavorando h24". Insomma, il quadro non cambia e quanto già emerso nella commissione Trasparenza del 16 aprile viene riconfermato oggi durante una seconda seduta sul tema, così riassunto da tutte le forze politiche di opposizione che hanno preso la parola: "Il piano Marshall della Raggi è un bluff". 

Stavolta ci sono pezzi della giunta M5s a rispondere alle domande sulla questione delle questioni: le drammatiche condizioni delle strade di Roma. Ricordiamo che a fine febbraio una pesante ondata di maltempo ha dato il colpo di grazia a un asfalto già evidentemente ballerino. E le vie della città si sono aperte sotto il peso di neve, grandine, temporali, trasformandosi in pericolose gimkane di buche, avvallamenti, bitume sbriciolato.  Un'emergenza tanto evidente (le richieste di risarcimento per danni a scooter e moto all'ente locale sono triplicate in poche settimane) da costringere la sindaca grillina a correre ai ripari, almeno a livello comunicativo. E allora ecco spuntare quello che lei stessa, a favor di social network, ha ribattezzato "piano Marshall", un pacchetto di interventi urgentissimi per garantire arterie sicure ai romani nel minor tempo possibile. 

Tradotto in termini economici? E' la prima domanda delle opposizioni rivolta a Lemmetti, il titolare delle casse di palazzo Senatorio. E la risposta spazza via ogni dubbio residuo: "Per stanziare fondi ulteriori nel bilancio, serve una variazione da votare in aula". Che non è stata votata, quindi - conclusione incontrovertibile - non ci sono somme concrete in più messe a disposizione in via eccezionale. Il portafoglio è quello della fase pre emergenziale, niente di più, niente di meno: 17 milioni di euro dal dipartimento Simu del bilancio 2017, impegnati in gare varie, dagli 11 milioni dell'operazione Strade Nuove ai quasi 4 milioni per la manutenzione straordinaria di via Ostiense, via Nomentana, via di Tor Bella Monaca agli 80mila euro per il noleggio della macchina "tappabuche" alle gare Mepa da 500mila euro per sei lotti. Nel previsionale 2018 la cifra è simile, circa 16 milioni (parliamo sempre di dipartimento) ancora da impegnare. 

"Se non basteranno allora si potrà attingere al fondo di riserva di Roma Capitale, ma verrà stabilito a fine anno, prima non è possibile, sarebbe contrario alle logiche della contabilità pubblica" spiega ancora Lemmetti. Perché non sono già stati utilizzati per coprire il più ampio numero possibile di strade distrutte? La macchina burocratica cammina lenta e per assegnare le gare (e quindi far partire i lavori), tra commissioni che non si riuniscono e certificazioni antimafia che necessitano tempo per il rilascio, passano mesi. Si sa, anche Raggi lo sa e ha già alzato la voce contro uffici e dirigenti per velocizzare il più possibile le procedure. Ma tant'è. Chi sembra non saperlo è l'assessore ai lavori pubblici Margherita Gatta. 

Incalzata dalle opposizioni sedute al tavolo - "ci avete detto che era un piano Marshall ma avete mentito" - cerca in ogni modo di difendersi, dipingendo un quadro molto più roseo di quello reale, tanto da irritare addirittura i suoi. "Sta per arrivare un asfalto molto, molto speciale. Sto facendo delle ricerche vedendo quali sono i migliori del mondo". Lemmetti scherza e rompe l'imbarazzo: "Un asfalto a cinque stelle, che non si rompe ma consuma le suole delle scarpe". 

Ride un po' meno la consigliera M5s Monica Montella, la stessa che ha espresso solidarietà a Cristina Grancio "cacciata" dal Movimento e migrata nel gruppo misto. "Il problema è l'incapacità di spesa. I fondi non sono stati impegnati tutti nel 2017. Ci sono stati delle criticità". Gatta rispedisce al mittente con una certa irritazione: "Si chiama programmazione, non criticità". Gli animi si scaldano, mentre il presidente dem Marco Palumbo riporta la discussione sul punto: "Non ci sono soldi in più, quindi il piano Marshall è come se non ci fosse". Gli fa eco il consigliere di FdI Francesco Figliomeni: "E' una grande bufala". E qui la titolare ai Lavori pubblici, grillina della prima ora, perde la pazienza: "Pensate solo ai soldi, ma ci sono altre forme di risorse". Tipo? "Ho spronato gli uffici a lavorare, e anche a fare dei corsi di formazione". Sarà, ma qui non è questione di venalità. Per tappare le buche e soprattutto per far sì che non si riaprano al primo acquazzone, i soldi sono quanto meno utili. E alla fine anche Gatta, messa all'angolo, lo ammette: "Ne servirebbero di più. Roma per le strade non ne ha mai avuti abbastanza". 

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