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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lago di Bracciano sempre più basso: "L'ordinanza di Raggi è un insulto al territorio"

Il 1 luglio una manifestazione per difendere il lago. Il deputato dem attacca l'ordinanza firmata ieri: "La Sindaca pensa che oltre il Grande Raccordo Anulare siamo tutti trogloditi o burini senza cervello?"

Tra le spine nel fianco della sindaca Raggi le municipalizzate sono quelle più dolorose. In questa estate oltre ad Atac e Ama si aggiunge anche Acea. Già, perché la siccità che sta interessando anche Roma e la sua provincia mette sotto pressione Acea. Da settimane l'intero territorio è suddiviso in zone rosse e gialle, con interruzioni e razionamenti programmati. Colpa delle scarse piogge certamente, ma anche della dispersione idrica. Unica riserva intatta, trasformata in vero e proprio pozzo, è il Lago di Bracciano. Come stiamo raccontando da mesi però il bacino sabatino è ogni giorno più basso e in questi giorni di grande caldo perde un centimetro al giorno.

Si calcola che l'abbassamento da inizio anno è di un metro e 40 centimetri.

Ieri la sindaca Raggi ha emesso un'ordinanza che però sul territorio non è stata accolta bene. Il più combattivo è il deputato del Pd Emiliano Minnucci che alla prima cittadina della Capitale non le manda a dire: "L’ordinanza della Raggi è un vero insulto all’intelligenza dei cittadini del territorio di Bracciano. Ma la Sindaca pensa che oltre il Grande Raccordo Anulare siamo tutti trogloditi o burini senza cervello?". 

Minnucci attacca sottolineando come l'ordinanza "non è  altro che un semplice atto amministrativo che ogni amministrazione locale delibera all’inizio della bella stagione per invitare i propri cittadini a razionalizzare l’uso dell’acqua domestica, peraltro imposto dalla stessa legge. Dal Comune più grande a quello più piccolo, da quelli del trevigiano a quelli siciliani: sono anni che i sindaci ordinano nei mesi estivi la razionalizzazione dell’acqua potabile per un uso solo domestico così come, tra l’altro, fanno per l’abbruciamento di residui vegetali agricoli o la pulitura dei terreni".

Secondo Minnucci il problema del Lago di Bracciano, evocato nell'ordinanza della sindaca, "si risolve solo ed esclusivamente con il blocco delle captazioni di Acea di cui, ricordo, il Comune di Roma è azionista di riferimento e da cui percepisce, tra l’altro, una cedula di 64 milioni di euro per l’anno in corso".

Il prossimo primo luglio ad Anguillara è prevista una manifestazione che si inserisce nel quadro delle iniziative del territorio per la difesa del lago. Lo stesso Minnucci qualche giorno fa ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica. "Acea", spiega Minnucci, "non può considerare il Lago di Bracciano una riserva idrica da utilizzare in maniera spasmodica e senza considerare la condizione delle sue acque. Acea, anche in virtù del protocollo d’intesa del 2015 e della Direttiva Quadro sulle Acque, ha il dovere di osservare le prescrizioni emanate a norma di legge dalle Autorità competenti prestando grande attenzione alla tutela e alla salvaguardia del territorio".

Intanto l'amministrazione regionale ha autorizzato Acea Ato2 ad un maggior prelievo di 190,00 al secondo di acqua, proveniente dalle sorgenti del Pertuso, a partire da ieri e sino al 31 dicembre 2017. "Un'opera di mitigazione della sofferenza idrica che sta affliggendo la cittadinanza in diversi Comuni", fa sapere la Regione. 

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