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Via i risciò: "Ora tocca alle botticelle. Tronca le inserisca nei divieti dell'ordinanza"

A lanciare l'appello è la presidente di Feder Fida Onlus. "I risciò erano un disincentivo all'utilizzo delle botticelle. Si è andati a colpire la categoria sbagliata"

No a centurioni, risciò e guide turistiche. Ma le botticelle restano in strada. "Chiunque prenda in mano le sorti di questa città, non accenna mai ad abolire questa obsoleta, quanto incivile, 'tradizione' che vede la sofferenza dei cavalli e la molto probabile evasione fiscale dei vetturini". A denunciare la falla delle ordinanze "salva centro" firmate da Tronca è la presidente della Federazione Italiana Diritti Animali (Feder Fida Onlus), Loredana Pronio. 

Una guerra eterna quella degli animalisti contro botticelle e vetturini, che vedeva proprio nei risciò banditi dal commissario un ottimo disincentivo all'utilizzo delle carrozze a trazione animale, ecologico e senza sofferenza per gli animali. "Si va a colpire l'unico mezzo che poteva frenare da parte dei turisti l'uso delle botticelle" spiega Pronio "già ad agosto di quest'anno lessi della preoccupazione delle cooperative che gestiscono i risciò riguardo i continui attacchi da parte dei tassisti e ovviamente dei botticellari". 

Insomma, abolire i tre ruote, piuttosto che normarne il servizio, viene recepito dall'associazione come ennesimo occhio di riguardo verso una categoria, "da sempre nelle grazie di tutti i sindaci che sono passati dal Campidoglio". Tronca però non è un sindaco. Da qui l'appello a inserire anche le botticelle nell'ordinanza dei divieti. "Se parliamo di decoro della città aboliamo le botticelle e i loro conduttori che, posso assicurare, non rendono giustizia alla mia città ed al 85% dei romani che vorrebbero fossero definitivamente abolite". 

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