Bonus psicologico, pubblicato il bando: è destinato ai giovani tra 6 e 21 anni
Lazzari (Presidente ordine psicologi): “Il bando è un’ottima notizia. Auspichiamo misure simili in altre regioni”
Due milioni e mezzo di euro a disposizione per il periodo compreso tra il 2022 ed il 2024. Sono questi i fondi che la regione Lazio metterà a disposizione per sostenere, sul piano psicologico, i giovani tra i 6 ed i 21 anni.
Il bando attivato dalla regione
“Con la pubblicazione del bando per il bonus psicologo diamo seguito ad un percorso che ci vede da sempre vicino a giovani della nostra regione, questa volta lo facciamo con un importante piano di interventi per prenderci cura dell'aspetto più intimo e introspettivo” ha spiegato il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 9 del 22 giugno, esclusivamente online, sulla piattaforma dedicata “buonopsicologico.efamilysg.it”.
A proposito della misura, il governatore ha sottolineato che si tratta “di uno sostegno che la Regione Lazio mette a disposizione dei giovani per aiutarli in modo concreto per la prevenzione del disagio psichico, l'assistenza psicologica e la tutela della salute mentale. Siamo stati i primi a dirlo e ora lo abbiamo fatto, semplicemente – ha sottolineato Zingaretti –perché era giusto farlo, perché i nostri ragazzi e ragazze non devono e non posso essere lasciati soli”.
L'auspicio dell'ordine degli psicologi
“Il bando della regione Lazio che destina risorse per favorire l'accesso al bonus psicologico per i giovani tra i 6 e i 21 anni rappresenta un'ottima notizia. L'auspicio è che anche altre Regioni adottino misure simili” ha commentato David Lazzari, presidente del consiglio nazionale ordine degli psicologi. “Questo provvedimento è in linea con il bonus psicologico previsto dal Governo a livello nazionale – ha aggiunto Lazzari – confermando la bontà di questo strumento efficace, accessibile e capillare che dà una risposta concreta a un problema reale. Infatti – ha concluso il presidente del Cnop – con la pandemia si sono molto accentuate le forme di disagio psicologico tra i giovani. Il servizio sanitario nazionale e il mondo della scuola registrano una cronica mancanza di psicologi. Pertanto va appoggiata ogni iniziativa finalizzata a dare sostegno a chi non può permetterselo privatamente”.
Come funziona il bando
Il bando prevede che i buoni siano erogati attraverso il coordinamento e il presidio del sistema sanitario pubblico regionale. Con questi voucher si potrà usufruire di una serie di prestazioni che consentiranno di valutare il bisogno di supporto psicologico per gestire situazioni di difficoltà transitorie, attenuandone l’impatto al fine di prevenire eventuali peggioramenti del quadro psicologico. Laddove ritenuti opportuni, sono previsti interventi finalizzati a ricondurre il quadro psicologico ad una condizione di equilibrio, con il coinvolgimento della famiglia. Al termine degli interventi viene valutato se c’è la necessità di una presa in carico da parte del servizio territoriale più appropriato.
Da 4 a 16 colloqui
Più nel dettaglio i buoni servizio sono spendibili esclusivamente per accedere ad interventi di "primo livello di consultazione e diagnosi" per cui è definito un percorso di 4 colloqui di un’ora ciascuno. Ci sono poi gli interventi brevi di "primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno" costituiti da 8 fino a 16 colloqui di un’ora ciascuno. Il numero di colloqui sarà definito dallo psicologo. Al termine di ciascuna fase lo specialista dovrà predisporre una relazione psicologico-clinica con una sintesi diagnostica da consegnare al soggetto destinatario del buono e, in intesa con questi, al medico di medicina generale/pediatra di libera scelta inviante.