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Sabato, 10 Giugno 2023
Politica

Bonus affitto 2020, Vivarelli: "Iniziata l'erogazione dei primi accrediti"

Lo ha annunciato l'assessora su Facebook. Non si conoscono però il numero delle richieste a cui è stata data risposta, i tempi per il termine dell'erogazione e se e quante famiglie verranno escluse

“? iniziata l’erogazione del bonus affitto 2020”. Dopo settimane di polemiche per i ritardi accumulati l’assessora alle Politiche abitative Valentina Vivarelli lo ha annunciato con un post su Facebook: “Dopo l'approvazione della variazione di bilancio in Assemblea Capitolina, dalla scorsa settimana sono state predisposte e firmate dal Dipartimento Patrimonio le prime determinazioni dirigenziali a cui è seguito l’accredito del contributo sui conti correnti degli aventi diritto”.

La notizia, anticipata il 27 luglio su Romatoday, riguarda 49 mila famiglie che hanno avanzato domanda per ricevere il sostegno economico per pagare l’affitto. Si tratta di un bonus finanziato con circa 12 milioni di euro messi in campo dalla Regione Lazio (con fondi non utilizzati per il fondo a sostegno della morosità incolpevole), pensato per tamponare le difficoltà nel pagare l’affitto per tutte quelle famiglie che con la quarantena si sono ritrovate senza più alcun reddito. Il bonus andrà a coprire il 40 per cento di tre mesi di affitto per quanti possono dimostrare di aver perso il 30 per cento del proprio reddito durante l’emergenza Coronavirus. L’offerta del bonus è andata a impattare su una situazione già difficile in precedenza per la Capitale con migliaia di famiglie già in difficoltà a pagare l’affitto e senza alternative a disposizione.

Il bonus arriva a distanza di quasi tre mesi dal termine di chiusura per la presentazione della domanda tanto che in molti hanno denunciato il fatto che per molte famiglie potrebbe già essere troppo tardi. Vivarelli difende il suo operato: “Per far fronte a questo disagio abbiamo predisposto modalità innovative, come la richiesta online, e ora stiamo procedendo all’erogazione con un processo nuovo ed impegnativo che permette di dare il contributo direttamente alle famiglie in difficoltà con il pagamento dei canoni di locazione”.

Resta da capire quante delle 49 mila domande arrivate al Campidoglio riceveranno risposta e in che tempi. Secondo quanto appreso da Romatoday nelle scorse settimane, il lavoro di istruttoria delle richieste arrivate sul tavolo degli uffici del dipartimento Politiche abitative è ancora in corso e i primi assegni, per velocizzare i tempi di erogazione, sono destinati ad arrivare prima che l’analisi di tutte le domande sia stata portata a termine. Questo significa che non tutti coloro che hanno avanzato domanda riceveranno il bonus con le stesse tempistiche e che, ad oggi, non si conosce il numero di eventuali domande escluse. Il tutto di fronte ha previsioni nere per il futuro: come ha documentato il sindacato Unione Inquilini di Roma, il numero delle richieste di sfratto presentate in Tribunale dai proprietari degli appartamenti è lievitato fino a cento al giorno (prendendo come punto di riferimento una settimana di luglio). Dopo il blocco degli sfratti fissato al 31 dicembre, la situazione potrebbe diventare critica sul fronte abitativo.

Intanto continuano a restare senza risposta le famiglie destinatarie di un altro contributo, il buono casa, quello stabilito nel 2014 dall’amministrazione Marino, pensato soprattutto per far uscire le famiglie dai residence per l’emergenza abitativa. L'assessorato di Valentina Vivarelli ha deciso di interrompere l’erogazione del contributo allo scadere dei cinque anni di contratto e molte famiglie sono diventate morose. Tra loro Maurizio (qui c’è la sua storia) che dopo aver ricevuto la notifica di sfratto dovrà presentarsi in Tribunale il 18 settembre per la prima udienza”. L’esecuzione degli sfratti è ferma fino alla fine dell’anno ma i proprietari possono comunque procedere con la richiesta di sfratto.

La situazione è stata commentata anche dall’ex assessora alle Politiche abitative, Francesca Danese, oggi portavoce del Forum del terzo settore: “Cinque anni dopo non solo Roma Capitale non ha voluto prorogare questa misura di assistenza ma nemmeno ha smantellato i residence, come sbandierato nella campagna elettorale, in piena e grottesca coerenza con l’inerzia assurda che contraddistingue la Giunta Raggi. Nelle scorse settimane abbiamo assistito al balletto di dichiarazioni con cui l’assessorato diceva di ‘essere al lavoro per verificare la possibilità di proroga del buono casa’ mentre dagli uffici del dipartimento partivano mail che dicevano il contrario, che il Campidoglio ‘non è più tenuto a corrispondere il canone di locazione alla parte locatrice’. Quel che è sicuro è che Roma Capitale ha smesso di versare i soldi".

Poi continua: "Agli inquilini non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale ma quelli che hanno scritto al dipartimento si sono sentiti rispondere che il Campidoglio 'non è più tenuto a corrispondere il canone di locazione alla parte locatrice'. Tutte persone la cui vita è stata peggiorata ulteriormente da quando la pandemia si è sommata alla crisi economica e sociale permanente. Donne, uomini, bambini e bambine per le quali il 31 dicembre scadrà la sospensione degli sfratti in fondo a cinque anni di inerzia da parte di una Giunta che, anche sulla casa, ha tradito le aspettative che erano state riposte dai cittadini che l’hanno votata. Come si intende rispondere al bisogno di queste due-trecento famiglie? Verranno riportati nei residence? Che cosa è stato fatto in questi anni per tentare l’emancipazione di quelle persone dalle loro condizioni di povertà? Perché non sono stati superati i residence? Da chi governa la più grande e complessa città d’Italia non è tollerabile questo disprezzo per le fasce più povere della popolazione”. 

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