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Niente più fondi per affitti e morosità, a Roma rischiano circa 30mila famiglie

Il governo Meloni cancella il finanziamento dalla manovra di bilancio. In questo modo c'è chi non riuscirà più a permettersi il canone e aumenteranno gli sfratti

I 16 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio lo scorso 9 dicembre per finanziare il bonus affitto nei comuni del territorio rischiano di essere gli ultimi da spendere. Il governo Meloni, infatti, non ha inserito alcuna voce nella nuova manovra di bilancio per sostenere chi non ce la fa a garantire ogni mese il canone e nemmeno per chi è moroso incolpevole e rischia lo sfratto. Per Roma potrebbe significare circa 30.000 famiglie a rischio nel 2023. 

Il governo Meloni cancella il bonus affitto e l'aiuto per la morosità incolpevole

Le politiche sulla casa del governo di destra sembrano non andare nella direzione attesa da sindacati e movimenti. Soprattutto nella direzione attesa dalle migliaia di famiglie che in Italia non riescono a garantire l'intero canone di locazione ai proprietari oppure già sono morosi e contano sui contributi per evitare lo sfratto. Nella manovra di bilancio in via di lavorazione, infatti, il fondo è stato eliminato e questo significa che le Regioni non riceveranno più sostegno come invece successo fino ad oggi. 

A Roma a rischio circa 30mila famiglie nel 2023

Il contributo all'affitto, strumento esistente dal 1998, solo nell'anno del Covid (2020) a Roma è stato chiesto da quasi 50.000 persone, anche se poi quasi il 50% sono risultate domande doppie o di chi non aveva diritto ad accedere al sostegno. In ogni caso quasi 19.000 famiglie "romane" che in piena emergenza sanitaria si sono viste costrette a chiedere aiuto all'amministrazione. L'anno prima erano state 13.500 le richieste pervenute. Ed è proprio questo dato che, secondo Unione Inquilini, va tenuto in considerazione per prevedere quante persone a Roma rischiano grosso se il governo dovesse perseguire nel non rifinanziare il contributo. La previsione, infatti, è che nel 2023 saranno il doppio (o quasi) come successo in Emilia Romagna, dove è stato già espletato il bando 2022. 

Bocciati gli emendamenti dell'opposizione, i sindacati scendono in piazza

“Dal 2 dicembre avevamo denunciato la cancellazione nella Legge di Bilancio del fondo sociale per il contributo affitto e di quello per la morosità incolpevole - ha dichiarato il segretario nazionale di Unione Inquilini, Walter De Cesaris - . Nessuno ci aveva smentito. Ora, la conferma, con la bocciaturain commissione bilancio degli emendamenti che rifinanziavano i due fondi, presentati da Verdi Sinistra Italiana e dal Partito Democratico.
Il governo e la maggioranza decidono, così, di avviare la pandemia degli sfratti". I due partiti di opposizione hanno tentato di incidere positivamente sul bilancio in materia di casa, senza successo. In Italia le famiglie a rischio saranno presumibilmente 600.000. "Rischiano lo sfratto per morosità e si alzerà ulteriormente il contenzioso tra proprietari e inquilini - prosegue De Cesaris - , essendo circa 150.000 gli sfratti esecutivi, già attualmente pendenti dovuti al 90% per morosità". Per questo il 21 dicembre di fronte al Pantheon la rete "Non per noi, ma per tutti e tutte" manifesterà nuovamente per la giustizia sociale, contro il caro-bollette, la pace in Europa e a questo punto per il sostegno alle famiglie in difficoltà con gli affitti.

 

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