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Bonus affitto in ritardo, Pd in flash mob per avere risposte. Ma dall'incontro con Vivarelli "nessuna informazione"

Il segretario del Pd di Roma, Casu: "Dopo sei mesi nessun aiuto ai cittadini in difficoltà"

Al flash mob messo in campo dal Pd romano e capitolino per sollecitare risposte dal Comune in merito al bonus affitti stanziato per l’emergenza Coronavirus è seguito l’incontro con l’assessora alle Politiche abitative, Valentina Vivarelli. Di informazioni sull’erogazione, però, non ne sono arrivate. A un mese dal primo annuncio, avvenuto l’11 agosto scorso, non c’è alcun dato in merito al numero di bonifici partiti fino ad oggi, nessuna ipotesi sui tempi necessari per terminare tutti i versamenti. Non si conosce nemmeno il numero delle eventuali domande escluse tra le 49mila arrivate perché l’istruttoria è in corso. Si sa solo che a ogni famiglia arriveranno 245 euro.

“Sei mesi zero aiuti per l’affitto”, lo slogan scritto su un lungo striscione esposto questa mattina da un gruppo di esponenti del Pd di Roma e del gruppo consiliare in Campidoglio davanti alla sede del dipartimento Politiche abitative di piazza Giovanni da Verrazzano, a Garbatella. “Siamo qui per avere risposte da Roma Capitale in merito all’uso delle risorse stanziate dalla Regione Lazio per il contributo all’affitto e non ancora erogate”, ha spiegato il segretario del Pd di Roma, Andrea Casu, prima dell’incontro con l’assessora. Con lui una ventina di esponenti dem tra i quali il responsabile Casa del Pd romano, Yuri Trombetti, il vicesegretario del Pd del Lazio, Enzo Foschi, i consiglieri capitolini Giulio Bugarini e Orlando Corsetti, e diversi rappresentanti municipali.

“Sono passati cinque mesi da quando la Regione Lazio ha stanziato dei soldi per l’emergenza affitti e messo nero su bianco le modalità con cui presentare la domanda ma questo contributo non è ancora arrivato ai cittadini che ne hanno fatto richiesta”, attacca Trombetti. “Non solo: non è ancora stata pubblicata nemmeno la graduatoria del bando per il sostegno all’affitto del 2019 i cui termini scadevano a gennaio del 2020 e quella per l’assegnazione delle case popolari. Il Governo è intervenuto e ha bloccato gli sfratti fino a dicembre ma già molte famiglie sono morose”.

Nel mirino non ci sono solo i 12 milioni e cento mila euro girati dalla Regione al Comune per il bonus per il sostegno all’affitto legata all’emergenza Covid. Come già scritto in un’interrogazione alla sindaca Virginia Raggi firmata dal consigliere Bugarini il 30 luglio scorso la Regione Lazio ha stanziato anche 20 milioni di euro per il contributo all’affitto ordinario per tutti i comuni della regione più altri 13,1 milioni di euro. “Stiamo parlando di circa 30 milioni di euro per Roma nel primo semestre del 2020”, commenta Bugarini. “Roma, infatti, tra gli altri comuni del Lazio, attinge in maniera più massiva perché è la realtà più importante in termini di inquilinato. Il dato clamoroso è l’incapacità dell’amministrazione di erogare il bonus affitto pur in presenza di procedure semplificate messe in campo dalla Regione”.

Dopo il flash mob una delegazione ha incontrato Vivarelli. “Ci è stato spiegato che sono partite le prime erogazioni ma non si conoscono i tempi del completamento dell’intera procedura perché l’istruttoria è in corso”, spiega Bugarini al termine dell’incontro. “Questa era stata pensata come una misura tempestiva per tamponare l’emergenza e invece la procedura amministrativa messa in campo dal Comune di Roma è lunga e disattende l’obiettivo per il quale era stata pensata”. Commenta Trombetti: “Siamo rimasti esterrefatti, abbiamo atteso molto per non ricevere nessuna risposta. Non è mancato il lavoro degli uffici, che ringraziamo, ma è mancata la volontà politica di dare un input a queste procedure”.

Il governo a maggioranza Pd-M5S deve incrementare il suo impegno in tema di politiche abitative? Risponde Casu: “La casa è un grande tema politico e grazie alla battaglia del Pd l’Europa con il Recovery Fund ha stanziato risorse senza precedenti”, le parole del segretario romano. “La casa dovrebbe essere uno dei temi prioritari sui quali va messo il massimo dell’impegno e sono certo che nelle prossime settimane avremo notizie in tal senso. Al di fuori della polemica politica”, ha aggiunto infine, “credo che serva un salto di qualità collettivo. Il tema non è solo quello di costruire nuovi alloggi ma di elaborare politiche per la casa e un insieme di interventi necessari ad assistere tutte quelle categorie in difficoltà crescenti dal punto abitativo e a non lasciarli soli”. 

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