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Il re dei rifiuti nel mirino del commissario per la bonifica: l’inchiesta di Report e la replica del legale di Cerroni

Nell'inchiesta "Il Sacco di Roma" riportati i contenuti dell'informativa del generale Luigi Vadalà. Per l'avvocato di Cerroni sono solo calunnie

Il nome di Manlio Cerroni, proprietario della discarica di Malagrotta, è spuntato fuori in un documento firmato dal generale Luigi Vadalà, commissario straordinario di nomina governativa per la bonifica di Malagrotta.

I presunti legami con la criminalità organizzata

In una puntata dedicata da Report a ricostruire la complicata matassa dellagestione dei rifiuti nella Capitale Daniele Autieri firma un’inchiesta con un contenuto inedito: l’informativa del commissario scelto da Draghi. Nella parte di documento che viene riportata da Autieri, emerge che “dagli approfondimenti condotti sono state rilevate cointeressenze e messi in evidenza collegamenti che lo storico responsabile della discarica Manlio Cerroni, ha intessuto con la criminalità organizzata, anche tramite soggetti a lui strettamente connessi e con ulteriori soggetti oggi attivi ne cantieri della bonifica”.

Il business della bonifica

L’informativa, inviata il 22 marzo alla Procura della Repubblica, arriva un mese dopo la nomina del generale. Vadalà è stato nominato dal governo per mettere un punto alla vicenda legata alla più grande discarica d’Europa. Chiusa il primo ottobre del 2013 dal sindaco Marino, Malagrotta non è stata ancora oggetto della bonifica e del previsto capping. Nell’area sono tante le operazioni da mettere in campo: servono nuovi pozzi per estrarre il percolato; ne va creata una rete di raccolta, con la realizzazione di depositi temporanei. Poi, il percolato, va trattato. Questo per quanto riguarda la bonifica. Terminate queste operazioni si deve quindi procedere con il capping, vale a dire con la copertura superficiale finale e la sistemazione ambientale dell’ex discarica.

Le considerazioni del commissario

Il lavoro quindi non manca e, le opportunità di guadagno, neppure. Al riguardo Vadalà segnala, nell’informativa riportata da Autieri, che “soggetti collegati alle società riconducibili a Cerroni sono tuttora operativi e si ritrovano nell’e aggiudicazioni degli appalti di bonifica di questo ufficio”. Il commissario straordinario per la bonifica conclude sottolineando che “la corretta contestualizzazione del circuito di Manlio Cerroni appare importante per evitare che – si legge in uno stralcio dell’informativa riportata da Autieri su La Repubblica -chi un tempo ha concluso e accresciuto  gli affari grazie ai rapporti con soggetti contigui alla criminalità organizzata, oggi non posa accedere agli appalti dei cantieri della pubblica amministrazione, occupandosi di bonificare i territori che un tempo ha contribuito ad inquinare”.

La replica

La replica del professore Alessandro Diddi, legale di fiducia di Manlio Cerroni, non ha tardato ad arrivare. “Leggiamo oggi con sconcerto sulla stampa quanto avrebbe riferito il Gen. Vadalà alla Procura della Repubblica di Roma in merito ai collegamenti che Manlio Cerroni avrebbe avuto con la criminalità organizzata. Purtroppo la genericità delle notizie non consente neppure di azzardare una risposta in fatto come, in questi casi, e come nostro costume, si dovrebbe fare” ha sottolineato il legale di Cerroni che ha poi fatto due considerazioni.

“Già qualche anno fa la Procura di Roma aveva ipotizzato collegamenti di Manlio Cerroni con la criminalità organizzata.  L’inchiesta è finita, come era ovvio, con una richiesta di archiviazione” ha sottolineato Diddi. La seconda cosa che l’avvocato ha voluto evidenziare è che “chiunque abbia messo in giro notizie del genere di quelle che sono state fatte circolare oggi può sin da ora sapere che sarà denunciato per calunnia.

Spiace notare che, nonostante quanto accertato in sede giudiziaria e quanto dichiarato da autorevoli rappresentanti delle Istituzioni in varie sedi, qualcuno pensi di poter eliminare Manlio Cerroni, tra i possibili candidati per risolvere i problemi dei rifiuti a Roma, alimentando il venticello della calunnia”.
 

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