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Zingaretti blocca il Mausoleo di Affile: "Stop al finanziamento"

Lo ha annunciato il neogovernatore del Lazio. "Il Comune ha dedicato impropriamente i finanziamenti al mausoleo, originariamente erano destinati al 'completamento del Parco Rodimonte' e alla 'realizzazione di un monumento al soldato', cioè al milite ignoto"

“Ho chiesto agli uffici regionali di sospendere il finanziamento concesso al Comune di Affile, originariamente destinato al ‘completamento del Parco Rodimonte’ e alla ‘realizzazione di un monumento al soldato’, cioè al milite ignoto. Il Comune impropriamente ha poi deciso di dedicarlo a Rodolfo Graziani". Lo stop arriva dal presidente della Regione Nicola Zingaretti. Un annuncio quello sul tanto discusso mausoleo del generale fascista ad Affile, inaugurato lo scorso 11 agosto, destinato ad alimentare le già infuocate polemiche.

"A parte le palesi violazioni rispetto all’utilizzo del finanziamento pubblico, la nostra amministrazione non avallerà mai qualsiasi tentativo di distorsione o falsificazione della memoria storica, tanto più nel caso di una figura come quella del generale Graziani, su cui la storia ha già emesso da tempo il suo giudizio - continua il presidente Zingaretti - per i crimini di guerra compiuti nel corso dell’aggressione coloniale nei confronti dell’Etiopia, con l’uso di gas, bombardamenti indiscriminati e rappresaglie contro la popolazione civile, con la costruzione di campi di concentramento, con la reclusione coatta delle popolazioni nomadi; per il suo sostegno indiscusso al regime fascista e al proseguimento della guerra affianco alla Germania nazista fino all’ultimo giorno nella Repubblica di Salò; per il suo apporto convinto alla guerra civile contro la Resistenza, da cui mai prese le distanze e che gli valse una condanna a 19 anni di reclusione con l’accusa di collaborazionismo, mentre rimasero pendenti i suoi trascorsi in Africa e le accuse di crimini contro l’umanità a lui rivolte da più parti".

"Già sei mesi fa, quando non ero ancora presidente della Regione, - conclude - avevo chiesto un passo indietro. A questo punto non possiamo che prendere atto della palese illegittimità del comportamento del Comune di Affile, sospendendo l’erogazione del saldo di 180mila euro per la realizzazione dell’opera fino al ripristino della proposta progettuale originariamente finanziata.

Questo vuol dire apportare delle modifiche strutturali al monumento e intitolarlo come originariamente concordato ‘al soldato’, facendo scomparire qualsiasi riferimento a Rodolfo Graziani e cancellando questa provocazione, che rappresenta non solo un atto scorretto dal punto di vista legale e amministrativo, ma  un’inaccettabile offesa alla libertà, alla democrazia e alla memoria di tutti gli italiani”. Dello stesso avviso l'ex capogruppo Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino, candidato sindaco al comune di Fiumicino.

“Ho sempre ritenuto intollerabile che la memoria delle decine di migliaia di vittime uccise dalla follia nazifascista in Etiopia fosse infangata ad Affile da un monumento dedicato al mandante di quello sterminio. Nei mesi scorsi, come Capogruppo Pd alla Regione Lazio, ho combattuto quell’ignominia in ogni modo. Oggi il Presidente Zingaretti che ringrazio per la sua sensibilità ha compiuto un atto di giustizia poco prima del 25 aprile sospendendo il finanziamento regionale dedicato in origine al completamento di un parco pubblico e poi servito, grazie anche all’avallo di consiglieri e assessori della Giunta Polverini, per erigere un oltraggio alla democrazia. Ora mi auguro che dal sacrario venga presto eliminato ogni riferimento a Rodolfo Graziani e al regime fascista. Bisogna cancellare quello squallido tentativo di revisionismo storico nel rispetto di chi ha dato la vita per la nostra libertà”.

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