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Trattamento rifiuti

Biodigestori, il Comune ignora le proteste e va avanti: “Aree idonee. Casal Selce non è Valle Galeria”

L’assessora Alfonsi in commissione Pnrr ha annunciato anche un terzo impianto per frazione organica: “Servirà per differenziata al 65% nel 2026”

Sui biodigestori per Roma il Campidoglio tira dritto nonostante le proteste dei territori e dei parlamentini che sugli impianti previsti a Casal Selce e Cesano hanno già detto di no e annunciato barricate. Per raggiungere l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata nel 2026, oggi ferma al 45%, servirà poi un altro impianto per trattare la frazione organica. Lo ha detto l’assessora ai Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, nella commissione comunale dedicata al Pnrr. 

I rifiuti di Roma a Maccarese: "Si lavora per ampliamento impianto"

Inoltre, Ama ha intenzione, d'accordo col Comune di Fiumicino, di ampliare il proprio impianto di compostaggio a Maccarese, che al momento tratta 30mila tonnellate di umido, per portarlo a 120mila tonnellate: "Siamo in trattativa col Comune di Fiumicino, perché l'impianto Ama è a Maccarese, che sta partecipando ai bandi del Pnrr e vogliono trasformarlo in un biodigestore che dovrebbe trattare 120mila tonnellate. Ci sarà un accordo di programma tra i due comuni per utilizzare una parte di quell'impianto, qualora il Comune ottenesse i fondi".

Biodigestori, Alfonsi: "Con Pnrr avremo impianti con costo basso"

"Parliamo di economia circolare. C'è un grande investimento di Ama, perché i biodigestori costano 59 milioni di euro l'uno, per i quali 40 milioni provengono dal PNRR, mentre i restanti vengono messi da Ama. E' un intervento lungimirante, perché nei primi mesi assorbiremo l'investimento fatto. Questo - ha detto Alfonsi - fa capire come col Pnrr avremo nuovi impianti con un costo basso. Risparmiamo così tanti soldi e rientriamo nell'investimento perché oggi spendiamo solo per l'umido 40 milioni di euro. Le aree sono state già ritenute idonee per impianti che avrebbero avuto più impatti”. Sarò l’Arpa a dover dare l'autorizzazione rispetto al cambio dall'aerobico, così come era previsto dai progetti di Raggi, all'anaerobico.

Il biodigestore anaerobico per Ama "tecnologia adeguata"

"Il biodigestore anaerobico - ha spiegato il vicedirettore di Ama - è la scelta che tendenzialmente viene fatta su tutto il territorio nazionale per rendere operative azioni che ci permetteranno di portare a reddito il riciclo, e per rendere indipendente Roma dal trasporto dei rifiuti al di fuori della città. Produciamo 160mila tonnellate di organico, e molte di queste vanno fuori dal Comune. La localizzazione di questi impianti permetterà la gestione e il trattamento di circa 200mila tonnellate di organico. Ci consentirà di essere indipendenti nello smaltimento di questi rifiuti. Ci immaginiamo che le linee di sviluppo dettate dall'amministrazione e dall'assessorato ci renderanno più abili nell'intercettazione di rifiuti differenziati. Per le aree già scelte, abbiamo pensato che fosse questa la tecnologia adeguata, fra quelle a disposizione in questo momento”. 

Alfonsi sulle proteste: "Casal Selce non è Valle Galeria"

Ma Cesano e Casal Selce sono sul piede di guerra. Il primo si dice “saturo” vista la presenza di depuratore, deposito di scorie del centro di ricerche Enea e antenne di Radio Vaticana; l’altro territorio per trent’anni ha sopportato la presenza di Malagrotta, la discarica più grande d’Europa. "Casal Selce non è la Valle Galeria, dista 9 chilometri da li. Le uniche dimostranze di Casal Selce sono giunte dalla politica” - ha detto Alfonsi. Il Campidoglio tiene la barra dritta oltre i ‘no’. 

“Se ragioniamo di 9km in 9km, non potremo mettere nulla sul territorio di Roma. Nel momento in cui si prende una decisione, ci sono le varie rimostranze. Abbiamo aperto un tavolo con la cittadinanza. Siamo stati noi del Partito Democratico a chiudere Malagrotta, e saremo noi a bonificarla. Sulla Valle Galeria si sta facendo un intervento molto importante, come a Monte Stallonara. Anche lì vogliamo arrivare a bonifica. L'impianto di trasformazione e selezione della carta lo potremo mettere ovunque, anche a Valle Galeria. Bisogna entrare in un'altra ottica. L'unica cosa che voglio ribadire - ha concluso Alfonsi - è che gli impianti di biodigestione anaerobica producano temi di salute pubblica. Questo non è vero, non ci sono dati e non ci sono emissioni". 

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