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Bilancio, sindacati contro Raggi per il taglio dei fondi al sociale: "Abbandonata la popolazione più fragile"

Dopo i municipi, la voce di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl di Roma e Lazio e delle Centrali Cooperative Agci Solidarietà Lazio, Confcooperative Federsolidarietà Lazio e Legacoopsociali Lazio: "A rischio servizi e lavoro"

Dopo la denuncia dei municipi a guida centrosinistra, contro il taglio alla spesa per verde, sociale e manutenzione stradale contenuta nel bilancio previsionale del Comune si alza anche la voce dei sindacati. “La Giunta Raggi abbandona la popolazione fragile di Roma. Possibile nel 2021 contrazione in bilancio: a rischio servizi e lavoro”, la denuncia di Fp Cgil di Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Uil Fpl Roma e Lazio e delle Centrali Cooperative Agci Solidarietà Lazio, Confcooperative Federsolidarietà Lazio e Legacoopsociali Lazio.

I numeri: i tagli ai fondi per verde, strade e sociale nei municipi

“Con la pandemia si sono acuite le difficoltà per la popolazione debole di Roma Capitale. Un peggioramento causato dall’incapacità dell'assessorato alla Persona di Roma Capitale di affrontare la crisi e di utilizzare gli strumenti normativi eccezionali che il Governo nazionale e quello regionale hanno messo a disposizione, per tutelare servizi e lavoro durante questi mesi”, hanno scritto in una nota.

“Gli appelli delle famiglie, delle consulte cittadine, dei sindacati dei lavoratori di questi servizi e degli enti gestori sono stati colpevolmente ignorati dall'assessora Mammì", continuano. "Nonostante lo spirito di servizio dei lavoratori e gli sforzi dei gestori, l'assistenza domiciliare, l'assistenza all’integrazione degli alunni disabili, quella agli anziani, hanno pagato il prezzo delle riduzioni e delle tardive rimodulazioni (nonostante l’accordo sottoscritto con Comune e Municipi a maggio, è stato possibile di fatto rimodulare i servizi solo parzialmente e l’obiettivo del 100 per cento non è stato raggiunto), a cui si sono aggiunti mesi e mesi di ritardi nei pagamenti delle fatture per i servizi svolti”, proseguono Cgil, Cisl, Uil e le Associazioni del Movimento Cooperativo che rappresentano gli enti gestori.

“A questo terremoto, che ha intaccato le fondamenta del welfare cittadino" aggiungono "potrebbe sommarsi la volontà di predisporre il bilancio 2021 sulla spesa storica di questo anno, proprio l’anno che ha registrato una netta riduzione delle prestazioni. I servizi alla persona non sono una questione di contabilità: se si proseguisse su questo intento, tra qualche ora i servizi per la popolazione fragile sarebbero drasticamente ridotti e, al termine della moratoria sui licenziamenti, centinaia di operatori sociali a Roma sarebbero licenziati”.

I sindacati hanno poi denunciato che alla seduta di commissione Trasparenza convocata per ieri dal presidente Marco Palumbo, l'assessora Mammì non si è presentata. "Un’assenza dell’amministrazione evidentemente voluta e concordata, che non lascia più dubbi sulla volontà e la decisione della Giunta Raggi di abbandonare le persone fragili di questa città e abbassare il livello dei servizi sociali, proprio in un momento in cui andrebbero rafforzati. È un vero e proprio attentato ai diritti sociali, di fronte al quale non possiamo restare inermi e che ci vede costretti ad aprire la mobilitazione, per il lavoro, per i servizi, per i bisogni dei cittadini”.

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