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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Bilancio, slitta la discussione: "Manca la documentazione per i consiglieri"

Dopo l'approvazione delle delibere propedeutiche al bilancio, la seduta è stata sospesa per poi essere rimandata a martedì. Polemiche sulla legittimità della convocazione

Terminata la votazione delle delibere propedeutiche, la discussione del bilancio previsionale 2013 salta a martedì. La seduta, che si è aperta con l'approvazione della delibera riguardante l'adeguamento delle tariffe di servizi pubblici a domanda individuale e quella sui tributi comunali dei rifiuti, dopo essere rimasta sospesa per circa 5 ore, è stata riconvocata per il giorno successivo alle 10. “Non siamo ancora in grado di fornire tutta la documentazione ai consiglieri” la motivazione espressa dal presidente dell'Assemblea capitolina Mirko Coratti. Una questione, quella del lavoro degli uffici, al centro delle polemiche per tutta la giornata. A pesare sui lavori in Campidoglio, l'assenza per tutta la giornata, della lettera di richiamo del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, contenente la proroga.

POLEMICHE – Nel pomeriggio, proprio dall'opposizione di centrodestra si era sollevata la critica sulla mancanza di documentazione da fornire ai consiglieri. “I lavori d'aula sono stati sospesi perchè non sono stati ancora in grado di fornirci la pendrive con i circa 250mila tra odg ed emendamenti collegati al bilancio” la protesta del consigliere capitolino di Nuovo centrodestra Marco Pomarici. In difesa degli uffici il presidente dell'Aula Giulio Cesare Mirko Coratti: “Ho appurato che le operazioni di conteggio, numerazione e scansione del materiale presentato da tutti i gruppi consiliari procede alacremente” ha spiegato. “E’ la prima volta, infatti, che quasi 300 mila tra emendamenti e ordini del giorno vengono presentati in una sessione di Bilancio capitolino”.

LEGITTIMITA' – Polemiche anche sulla convocazione della seduta. A presentare una diffida per non proseguire i lavori l'ex sindaco Gianni Alemanno, sostenuto dai consiglieri di Fi Giovanni Quarzo e di Ncd Marco Pomarici: “Chiedo di bloccare l'attività consiliare fino a quando non arriverà la lettera del Prefetto che contiene la proroga per l'approvazione del bilancio”. La diffida è stata inviata per conoscenza anche al ministro dell'Interno, al Prefetto di Roma e al Procuratore generale della Corte dei Conti per valutare eventuali danni erariali. “In assenza di nota formale del Prefetto che autorizzi il consiglio ad andare oltre la data ultima, la seduta odierna è da considerarsi illegittima” si legge in una nota dei capigruppo di opposizione di centrodestra, Fi, Pdl, Ncd, Cittadini X Roma, Fdi. “Inoltre  sono state presentate quattro pregiudiziali a firma di tutti i gruppi presenti in opposizione (compreso il Movimento 5 Stelle e la lista Marchini ndr)”.

Per la maggioranza si è trattato di un “ostruzionismo strumentale e intimidatorio”. Secondo i capigruppo di centrosinistra un episodio simile accadde anche quando a governare c'era il sindaco Alemanno: “L'anno scorso nella sessione di Bilancio 2012 il termine di legge era fissato al 31 ottobre, e ciò nonostante l'allora presidente Pomarici convocò l'Assemblea capitolina per i giorni successivi anche in assenza della lettera del Prefetto che arrivò il 5 novembre” si legge in una nota di Francesco D'Ausilio, Gianluca Peciola, Luca Giansanti e Massimo Caprari e il coordinatore di maggioranza Fabrizio Panecaldo.

DELIBERE Conclusa nella mattinata di oggi la votazione delle delibere propedeutiche. Si tratta della 103 che riguarda “determinazione delle tariffe e i tassi di copertura del costo di gestione dei servizi pubblici a domanda individuale 2013”. Aumentano quindi permessi Ztl, costo dei loculi nei cimiteri e sistemi di videosorveglianza. La seconda delibera, invece, riguarda il piano finanziario 2013 sul tributo comunale su rifiuti e servizi. Quest'ultima ha ottenuto il via libera con 27 voti favorevoli e uno contrario. Al voto non ha partecipato tutta l'opposizione che durante la campanella ha abbandonato gli scranni.

APPELLO – Intanto, a sostegno del centrosinistra capitolino, è sceso in campo tutto il Pd della Capitale a tutti i livelli. “Rivolgiamo un appello a tutte le componenti politiche capitoline, di maggioranza e di opposizione, affinché si possa velocemente superare lo scoglio del Bilancio che è largamente legato al passato, e dunque ad una gestione finanziaria che si chiuderà fra meno di un mese e a una norma speciale che il Governo ha emanato, con ricadute sul solo 2013” si legge nel documento indirizzato a tutte le forze politiche capitoline firmato dai parlamentari del Pd di Roma, al termine di una riunione alla presenza del segretario cittadino Lionello Cosentino insieme al segretario del Lazio, Enrico Gasbarra. «Non si può lasciare la città, i fornitori del Comune, le aziende di servizio pubblico nell'incertezza riguardo a partite che sono ormai, di fatto, degli obblighi con poca o nessuna discrezionalità”. Al contrario, “si può e si deve dare un futuro alla Capitale, un futuro che la norma salva-Roma ancora non garantisce e che ha bisogno dell'apertura di un confronto interistituzionale nazionale”.

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