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Bilancio partecipativo, 20 milioni per migliorare il decoro urbano: ecco come saranno assegnati

Il presidente della commissione Statuto e Innovazione spiega le novità e le modalità di funzionamento del nuovo processo partecipativo. Sul decoro urbano ci sono ora 20 milioni di euro per le proposte di cittadini e municipi

Roma Capitale ha già sperimentato, nel corso degli ultimi anni, due diverse modalità per far partecipare i cittadini alla gestione dei fondi pubblici. A livello territoriale il primo tentativo è stato effettuato dal MunicipioVII nel 2018. In quello stesso anno anche il Campidoglio, con ben altre risorse a disposizione, ha presentato i risultato del suo #RomaDecide. Nella modalità, quel processo partecipativo, è molto simile a quello che hanno lanciato nella mattinata del 10 giugno  la Sindaca, l'assessora Flavia Marziano ed il consigliere Angelo Sturni, presidente della commissione Statuto e innovazione di Roma Capitale.
 

Sturni, quali sono le novità rispetto al processo partecipativo inaugurato con Piazza dei Navigatori?

L'ambito territoriale e quello tematico sono sicuramente innovativi. La partecipazione, infatti è allargata a tutti i territori capitolini e si possono proporre progetti che abbiano attinenza solo con il decoro urbano.

Chi è che può presentare questi progetti?

I residenti ma anche i city user, ovvero chi studia o lavora nella Capitale. Anche i Municipi possono candidare, autonomamente, fino a 5 proposte

Come funziona?

Dal 10 giugno al 21 di luglio  si apre la partecipazione digitale. Chi è registrato sul sito di Roma Capitale può inserire la propria proposta progettuale ed a quel punto partono le votazioni. Si possono esprimere preferenze diverse rispetto al proprio municipio di residente, di studio o di lavoro. Terminata questa prima fase si vede quali sono state le idee che hanno raggiunto almeno il 5% delle preferenze, calcolate su base territoriale. Quelle passano allo step successivo, ovvero alla valutazione di una commissione tecnica.

Diceva che possono partecipare direttamente anche i municipi?

Sì, anche l'ente di prossimità può avanzare delle proposte a condizione che siano prima condivise con la cittadinanza nei confronti della quale deve essere attivato un processo partecipativo fisico. I municipi, intesi come organi territoriali, pososno presentare le proposte entro il 13 settembre

Annunciando questa seconda stagione del "RomaDecide" avete parlato di 20 milioni di euro. I municipi però sono 15, come sono suddivisi questi soldi?

La graduatoria sarà su base territoriale. Però in realtà ne abbiamo previste sedici e non quindici quanti sono i municipi. Questo perchè abbiamo pensato che potrebbero esserci anche dei progetti che che interessino più territori. Per queste sedici gratuatorie abbiamo stanziato 18 milioni. Poi c'è un fondo di riserva con cui proveremo a realizzare le proposte più interessanti che arrivano dai municipi, per garantire così una loro autonomia. 

Quando prevedete di chiudere questa seconda stagione del processo partecipativo?

Ad ottobre ci sono le consultazioni online. Quindi direi che per ottobre novembre sarà tutto definito. A quel punto, alla fine del percorso, valuteremo il regolamento per vedere come rafforzarlo e potenziarlo in vista del prossimo anno.

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