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Bilancio: anche la Magica rema contro Marino

Il rischio commissariamento non fa desistere i consigliere dal lasciare l'Aula per vedere Roma-Cagliari. Pomarici: "Il sindaco porta iella alla squadra"

Il rischio del commissariamento. Le sedute fiume con convocazioni anticipate alle dieci di mattina. Le tensioni attorno alla montagna di emendamenti. C'è solo un filo sottile che potrebbe mettere d'accordo maggioranza e opposizione: la Roma. Disposti a tutto, anche a lavorare di domenica, ma non di perdere la partita della 'Magica'. Basta leggere il calendario delle convocazioni: se da domenica a giovedì la sedute sono state fissate dalle 10 alle 22 con l'eccezione di venerdì che riporta il termine 'a oltranza' per ieri sera il termine è stato fissato alle 20. Il motivo è semplice: permettere ai consiglieri, senza distinzione di partito, di vedere Roma-Cagliari.

Non solo. Dal momento che ogni buon tifoso si porta dietro i risultati della propria squadra almeno per il giorno successivo alla partita, il sorpasso della Juve ha pesato anche all'apertura della seduta di questa mattina. Terminato l'inno d'Italia il consigliere di Nuovo Centrodestra Marco Pomarici non ha perso un attimo per manifestare il suo disappunto: “Da quando il sindaco Marino ha detto che si sarebbe spogliato se la Roma avesse vinto lo scudetto, la Roma non ha più vinto” ha affermato. "Prego il sindaco di non parlare più per interrompere questa iattura”.

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